Sanita': Roma, al policlinico Gemelli il cinema diventa terapia
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Sanita': Roma, al policlinico Gemelli il cinema diventa terapia

Sanita': Roma, al policlinico Gemelli il cinema diventa terapia

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(AGI) - Roma, 30 giu. - Al Policlinico A. Gemelli il cinemadiventa "terapia". Questo avverra', per la prima volta a Roma,grazie a un vero e proprio programma destinato ai degentidell'ospedale universitario e ai loro familiari promosso daMediCinema Italia Onlus. L'accordo di collaborazione tra ilGemelli e la Onlus di origine inglese, nata nel 2013 conl'obiettivo di utilizzare il cinema e la culturacinematografica a scopo - in senso lato - terapeutico negliospedali, ha quale cardine del progetto la realizzazione di unasala cinematografica integrata che sara' realizzata daMediCinema Italia Onlus all'interno del Policlinico. La salacinema e' progettata per poter ospitare pazienti ancheallettati e in carrozzina e ospitera' una programmazionecostante di prime visioni, attivita' di intrattenimento edeventi speciali. A breve sara' dato avvio ai lavori direalizzazione della sala, la cui inaugurazione e' attesa tra lafine del 2014 e l'inizio del 2015. L'intero progetto dicollaborazione - si legge in una nota - nel segnodell'umanizzazione dell'ospedale, per la cui realizzazionesara' avviata un'attivita' di fundraising, sara' presentato il10 luglio alle 19 nell'Auditorium dell'Universita' Cattolica diRoma (Largo F. Vito 1), con una serata evento dedicata allaproiezione straordinaria del film "Per un pugno di dollari",opera cult di Sergio Leone appena restaurata e presentata inanteprima al Festival del Cinema di Cannes. Natadall'esperienza di MediCinema UK, attiva da oltre 15 anni indiversi ospedali dei sistema sanitario britannico (NHS),MediCinema Italia promuove, l'esperienza del grande cinema edell'intrattenimento culturale a beneficio dei malati, dopoMilano ora a Roma, strutturato in modo continuativo e per ognitarget di degenti, adulti o in eta' pediatrica, ed e' coinvoltaanche in alcuni studi clinici sulla misurazione degli effettipositivi di questa particolare "terapia" definita "di sollievo"su pazienti nel medio-lungo periodo. In ogni caso, il progettoe' una nuova occasione di aprire l'ospedale anche alla vitasociale che sta al di fuori, riducendone la distanza e laseparazione: e' un modo efficace e concreto di prendersi curaglobalmente delle persone costrette al ricovero per un periododi terapie. (AGI).
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