Napoli - La produzione farmaceutica in Italia ha una posizione di eccellenza nella Ue, consolidata nel 2015. Il Belpaese e' infatti secondo nella classifica europea, secondo i dati forniti dalla ricerca del centro studi Srm del Banco di Napoli, presentata al convegno 'Un Sud che innova e produce - La filiera farmaceutica e delle Scienze della vita". La ricerca evidenzia che questo comparto in Italia si caratterizza per una solida e ampia base produttiva, risorse umane molto qualificate, moderne relazioni industriali, un indotto di eccellenza ed una intensa attività innovativa. Il nostro Paese rappresenta, infatti, il 19% del mercato dei big Ue, il 26% della produzione e il 40% dell'incremento del saldo estero dei farmaci tra il 2010 e il 2015.
Per quanto riguarda l'anno scorso, l'industria farmaceutica e' stato uno dei settori che ha contribuito maggiormente allo sviluppo del Paese, aumentando la sua produzione nel quinquennio. La produzione e' cresciuta infatti tra 2014 e 2015 del 5% fino a 30 miliardi di euro e, secondo uno studio della Banca da Italia, la farmaceutica e' l'unico settore ad avere aumentato la propria capacita' produttiva durante il periodo della crisi. Sempre stando a quanto risulta dalla ricerca di Srm, il valore aggiunto delle imprese del farmaco al Paese nel 2015 ea stato pari a 9,2 miliardi di euro, in crescita del 6%, e pari al 2,6% del totale del valore aggiunto della industria e allo 0,6% del Pil. In questo contesto il Mezzogiorno, nonostante sia un settore fortemente concentrato sotto il profilo dimensionale e territoriale al Centro-Nord dove c'e' l'80% della filiera, conta su presenze significative. Il valore aggiunto delle imprese del farmaco nel Sud, sempre nel 2015, e' stato di circa 600 milioni di euro, oltre il 6% del totale Italia, impiegando circa il 10% degli addetti complessivi. Tra le regioni trainanti per il comparto, anche la Campania che produce 270 milioni di valore aggiunto, il 45% del totale Mezzogiorno, 530 milioni di fatturato, quasi il 50% del Sud, e 741 milioni di export, un terzo del Mezzogiorno. La realta' farmaceutica italiana e' composta da imprese medio-grandi. Gli investimenti per addetto sono 390% piu' alti della media del manifatturiero e superano anche la media dei settori high tech. Per Caludio Minopoli, direttore risorse umane di Novartis, "il Sud ha moltissime potenzialita' e l'industria farmaceutica e' uno di quei settori che dimostra vitalita' e attrae investimenti e occupazione. Il settore percio' su cui le autorita' locali e nazionali devono porre la massima attenzione. L'Italia in questo settore e' competitiva nonostante il contesto internazionale sia fortemente competitivo". (AGI)