(AGI) - Siena, 20 mag. - Elettrodi intracerebrali per capire da quale parte del cervello inizia la scarica che provoca una crisi epilettica. Sono stati applicati con la cosiddetta metodica stereotassica per la prima volta in Toscana nell'ambito della diagnostica della chirurgia dell'epilessia su una paziente adulta al policlinico universitario delle Scotte di Siena. Un intervento frutto di una collaborazione tra le unita' operative di Neurologia-Neurofisiologia Clinica e Neurochirurgia. Spiega il neurologo Giampaolo Vatti del Centro di chirurgia dell'epilessia dell'azienda ospedaliera universitaria. "La donna sottoposta all'intervento - e' affetta da epilessia focale farmaco-resistente nella quale il video-monitoraggio standard mediante elettrodi applicati sullo scalpo non ha permesso di identificare, con precisione, l'area corticale d'esordio delle crisi" . Visto il quadro clinico Vatti sottolinea che "si e' reso necessario il ricorso all'applicazione di elettrodi intracerebrali, per evidenziare con certezza l'esordio della scarica epilettica in previsione dell'intervento di resezione della zona epilettogena, che verra' effettuato in un secondo tempo sulla base dei risultati ottenuti". (AGI)
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