Firenze - Quale scenario si profila per la sanita' italiana, nei prossimi anni? Quali strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualita' a tutti i cittadini, nel rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l'Italia piu' attrattiva per la ricerca internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del "Forum della sostenibilita' e opportunita' nel settore della salute", che si e' aperto oggi a Firenze, presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunita' scientifica e industria sono chiamati a confrontarsi per condividere obiettivi e proporre soluzioni per lo sviluppo del settore.
"Per essere davvero sostenibile e generare opportunita' - dichiara Giuseppe Orzati, Direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto in cui opera. Diventa cosi' fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario, perche' la sanita' e' un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con l'intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di confronto tra chi e' interessato al cambiamento, condizione necessaria per la sostenibilita' del sistema salute, e ai vantaggi che l'innovazione puo' produrre. Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini". Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da valorizzare nella sanita' italiana. "L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono e' dovuto principalmente a quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla attivita' fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo", sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita'. "Le politiche di controllo sull'abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni, rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l'elevato consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare per quanto riguarda l'alimentazione e l'attivita' fisica: secondo i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni e' in sovrappeso o obeso, mentre la quota di bambini in eccesso di peso e' pari al 30,7%. Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend attuale, tanto e' vero che i nostri ragazzi sono i piu' obesi in Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilita', perche' noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sara' un adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dall'Unesco". (AGI)