Ferrara - A lezione per capire come combattere lo stigma del femminile. L'dea e' dell'A.S.I.L.S (Alta Scuola Italiana di Lotta allo Stigma) realizzata con il Seminario residenziale e la Giornata Nazionale di Lotta allo Stigma che si celebrano il 14 e il 15 ottobre a Ferrara presso l'Aula Magna del dipartimento di Giurisprudenza (Corso Ercole I d'Este, 3) e riunisce studenti, esperti di comunicazione, imprenditori, il mondo del volontariato e quello amministrativo, medici, psichiatri e operatori sociali per discutere dello stigma dal punto di vista del genere. Il Professor Luigi Grassi, Ordinario di Psichiatria dell'Universita' di Ferrara, sostiene: "Ferrara ci e' sembrata la citta' piu' giusta ad ospitare il seminario di quest'anno perche' s'inserisce nelle attivita' culturali gia' intraprese ed e' un'occasione di approfondimento di un tema delicato e attuale". Lo stigma colpisce a morte le donne con il femminicidio, ma anche attraverso il pregiudizio, la solitudine, la malattia. Indagare sullo stigma, inteso come segno di disapprovazione sociale di alcune caratteristiche personali, oltrepassando la patologia psichiatrica alla quale si fa riferimento quando si parla di stigma e individuandone la natura trasversale e' l'obiettivo perseguito dall'Alta Scuola Italiana per la Lotta allo Stigma (A.S.I.L.S.) che quest'anno dedica il seminario residenziale al femminile. "La cronaca racconta di uomini che uccidono le donne, di donne che si tolgono la vita perche' esposte a feroci aggressioni, ma la violenza e il femminicidio sono la parte piu' evidente di una questione ben piu' ampia e profonda che non si puo' solo affrontare quando si ha una recrudescenza di violenza. Bisogna porre la questione di genere come fondamento pedagogico" - spiega il Professor Antonino Minervino, fondatore e segretario scientifico dell'A.S.I.L.S. - "Va riscoperta la radice comune da cui partono le differenze e questa sta nella costruzione della soggettivita'. Ogni azione che disconosca la soggettivita' - afferma lo psichiatra - genera stigma". "Mesi fa - racconta il Professor Paolo Girardi, fondatore e Presidente dell'A.S.I.L.S. - in preparazione del seminario Annuale dell'Alta Scuola Italiana per la lotta allo Stigma, decidemmo di organizzarlo al femminile ed invitammo donne a proporre e portare temi che riguardassero la salute dal punto di vista del genere. Ci capito' di leggere l'appassionato intervento di una cardiologa americana che aveva dimostrato che i maschi, se si ammalano di una patologia cardiaca, ricevono piu' attenzione in termini di esami strumentali e diagnosi e arrivano alla terapia prima. Una certa sorpresa nel trovare discriminazioni di genere in una situazione di malattia che non dovrebbe dare differenze; e invece lo fa! Questo e' stigma!". Al Seminario dell'A.S.I.L.S. saranno affrontate e declinate al femminile le tematiche del dolore, della violenza, della salute mentale, delle pari opportunita', della menopausa, della maternita' e della depressione, del trauma da stress, dell'accesso alle cure. A discuterne saranno rappresentanti di varie professioni nell'ambito sanitario, assistenziale, sociale, imprenditoriale, della formazione e della comunicazione. A conclusione del seminario residenziale, si svolgera' una conversazione a piu' voci sul tema "Stigma e genere", coordinata da Gessica Giglio, alla quale parteciperanno la scrittrice Daria Colombo, delegata alle pari opportunita' di genere del Comune di Milano, Giulia Di Donato, Responsabile Comunicazione e Progetti Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna), Maria Assunta Giannini, Responsabile UOS Formazione ECM, Luisa Pronzato, giornalista de Il Corriere della Sera, Gloria Baratti, giornalista/blogger e Fulvia Signani, psicologa esperta di salute e genere AUSL Ferrara. Nei primi otto mesi del 2016 in Italia - secondo l'Eures, l'Istituto di ricerche economiche e sociali che da anni dedica al fenomeno un Osservatorio ad hoc - ci sono stati 76 femminicidi che salgono a 80 se consideriamo gli ultimi fatti di cronaca, il piu' recente dei quali e' quello di Giulia Ballestri, uccisa il 18 settembre a Ravenna a bastonate dal marito, un noto dermatologo. Negli ultimi dieci anni le donne uccise nel nostro Paese sono state 1740: 1251 (il 71,9%) in famiglia, 846 di queste (il 67,6%) all'interno della coppia e 224 per mano di un ex. (AGI)
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