Salute: piattaforma social care per malati di Parkinson giovanile
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Salute: piattaforma social care per malati di Parkinson giovanile

Salute: piattaforma social care per malati di Parkinson giovanile

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(AGI) - Roma, 17 mar. - Una immediata e concreta e risposta alproblema della solitudine, troppo spesso patita da chi e'colpito da una malattia, e vale anche per chi soffre delParkinson giovanile, malattia della cui esistenza - riguardo aquesta fascia d'eta' - pochi sono a conoscenza, a parte gliaddetti ai lavori. E' questo l'obiettivo della collaborazionestretta da ThatMorning, prima piattaforma italiana interamentededicata al social care, e l'A.I.G.P, Associazione ItalianaGiovani Parkinsoniani. ThatMorning (www.thatmorning.com), cheha debuttato in Rete all'inizio del mese di febbraio, e' unsito fondato con la duplice finalita' di mettere in contattopersone che condividono la stessa malattia e di consentire achiunque, gratuitamente, di scegliere il luogo migliore in cuicurarsi: include infatti un motore di ricerca che fa capo aoltre 1200 ospedali e 8500 reparti, valutati in base a uninnovativo algoritmo sviluppato autonomamente che fa si' che ilgiudizio espresso sia del tutto oggettivo. Nel sito e' inoltrepresente una sezione dedicata alle associazioni di malatipresenza fondamentale per favorire la comunicazione fra imalati e fornire informazioni, aggiornamenti e spunti correttie puntuali circa le diverse patologie. L'A.I.G.P Onlus(www.parkinsongiovani.com) e' la prima, fra questeassociazioni, che ha deciso di testare la piattaforma socialcare, sfruttandone le potenzialita'. Fondata da sei persone chehanno condiviso l'esperienza del Parkinson giovanile, e' natacon lo scopo di favorire la comunicazione fra pazienti perraccontarsi e sostenersi, e di migliorare la diffusione dellaconoscenza di questa malattia, sfatando alcuni luoghi comuni.Alla definizione di "malattia di Parkinson" si tende infatti adassociare l'immagine di persone anziane e tremanti. Pochipurtroppo sanno che questa patologia puo' colpire personeancora giovani, attive nel mondo del lavoro, magari con figlipiccoli di cui occuparsi; persone che hanno bisogno di esserecurate e informate al meglio per vivere il piu' possibileserenamente la lunga vita che hanno davanti, e alle qualiservono risposte immediate e concrete per affrontare tutti iproblemi che la comparsa della malattia fa irrompere nella loroquotidianita'. "Riteniamo che in ThatMorning la community deigiovani parkinsoniani possa trovare una riposta a piu' di unanecessita' - afferma Lorenzo Garassino, responsabile sviluppodella piattaforma - Qui, infatti, i malati potranno condividereesperienze, informazioni utili, consigli pratici e sentirsimeno soli, metabolizzando gradualmente la consapevolezza dicome scoprirsi malati non coincida con la fine della vita o conla perdita della propria identita'. La community che si verra'a creare si fondera' sul concetto del 'fare squadra', che e'poi lo stesso che sta muovendo ThatMorning e A.I.G.P nell'avviodi questo progetto comune". "Finalmente le persone che ricevonouna diagnosi di parkinson giovanile hanno la possibilita' ditrovare una porta aperta, un luogo virtuale nel qualecondividere e confrontarsi con altri che come loro sanno dicosa si sta parlando", afferma Claudia Milani, affetta daParkinson giovanile e presidente di A.I.G.P. Onlus. "In questacommunity i giovani parkinsoniani sanno di poter trovare unconfronto e una strada gia' percorsa da altri prima. Lacondivisione delle proprie esperienze aiuta molto le personeche devono affrontare una malattia cronica come il parkinsongiovanile. Quest'ultimo punto e' fondamentale per me -aggiuinge -, perche' da' la possibilita' ad ognuno diraccogliere le migliori strategiepersonali-psicologiche-terapeutiche per costruire un percorsoda condividere". La piattaforma sara' per A.I.G.P un ulterioreveicolo d'informazione anche per dare visibilita' a unaimportante iniziativa di portata mondiale che in Italia sisvolgera', nel mese di aprile, in oltre 20 citta'. Si tratta diRun4Parkinson, una corsa non competitiva aperta a chiunque lodesideri: pazienti, parenti, amici e in generale a chiunquevoglia portare la sua testimonianza percorrendo un tratto delpercorso. (AGI)
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