Salute: per un infartuato su 3 angioplastica non basta
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Salute: per un infartuato su 3 angioplastica non basta

Salute: per un infartuato su 3 angioplastica non basta

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(AGI) - Roma, 18 mar. - L'infartuato non sempre trae beneficidall'angioplastica, quando ci sono anche problemi di flussosanguigno nel cosiddetto microcircolo (piccoli vasi ecapillari) nel cuore. Per questi pazienti, circa uno su tre,bisogna cercare soluzioni sempre piu' personalizzate. Lo haspiegato Filippo Crea del Dipartimento di ScienzeCardiovascolari dell'Universita' Cattolica del SacroCuore-Policlinico A. Gemelli di Roma in un'editorialepubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine acommento di un grosso studio clinico chiamato Total. I ricercatori dell'Istituto di Cardiologia dell'Universita'Cattolica sono in prima fila nella ricerca di procedurealternative per riscrivere la sorte di questi pazienti piu'difficili, per esempio e' in corso una ricerca basatasull'utilizzazione del laser e un'altra e' stata recentementepubblicata sull'uso della adenosina con risultati promettenti.L'infarto cosiddetto "STEMI" e' il piu' grave di tutti perche'caratterizzato dall'ostruzione completa dell'arteria coronaricache ossigena il cuore. L'angioplastica primaria migliora laprognosi del paziente, ma in circa un terzo dei pazienti ilvantaggio della procedura risulta annullato dal fatto che ilsangue non riesce comunque a raggiungere il cuore perun'ostruzione del microcircolo. Lo studio Total dimostra cheuna soluzione terapeutica proposta alcuni anni fa, dettatrombo-aspirazione, in realta' non funziona. Latrombo-aspirazione e' una procedura che consiste nell'aspirareil trombo nella coronaria prima di riaprirla con uno stentdurante l'angioplastica. "La idea di fondo - ha spiegato Crea -era che eliminando il trombo si potesse prevenire l'ostruzionedel microcircolo e quindi risolvere il problema di questipazienti che non traggono tutti i benefici che potrebberotrarre dall'angioplastica primaria. Ma lo studio multicentricoTotal dimostra che in realta' la trombo-aspirazione non cambiala sorte di questi pazienti". Per questo, secondo Crea, "serveuna nuova prospettiva su come affrontare questo problema cheresta irrisolto". (AGI) Red/Pgi .
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