Salute: Borghi (Siia), se ipertesi con App controllo uricemia
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Salute: Borghi (Siia), se ipertesi con App controllo uricemia

Salute: Borghi (Siia), se ipertesi con App controllo uricemia

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(AGI) - Bologna, 25 set. - "L'app e'fondamentalmentefinalizzata a tenere sotto controllo o a rendersi conto delproblema dell'iperuricemia, un fattore di rischio associatoall'ipertensione: un aumento dei livelli di acido uricopresente in una percentuale piuttosto importante di pazientiipertesi": lo ha spiegato a Bologna il prof. Claudio Borghi,presidente del Siia - Societa' italiana dell'Ipertensionearteriosa - nonche' direttore dell'Unita' operativa di MedicinaInterna dell'Ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna,coordinatore del team scientifico che ha portato alla nascitadella app "Sei iperteso? Controlla anche l'uricemia", da oggiscaricabile su tutti gli smartphone o i tablet. Un invitorivolto in particolare a un pubblico giovane, che puo' trarremaggiori benefici dalla prevenzione. "Abbiamo deciso di prendere in esame questo aspettodell'iperuricemia - ha spiegato ancora Borghi - perche' e' inqualche modo compenetrato con gli aspetti di tipo alimentare eal tempo stesso puo' contribuire ad aumentare la pressione.Puo' essere - ha aggiunto - un ulteriore elemento la cuiconoscenza permetta di interpretare meglio i propri valori dipressione". Si tratta di un fattore di rischio, quello legatoalla iperuricemia, che, se non adeguatamente valutato, puo'causare non solo ipertensione arteriosa, ma anche danni renalie sindrome metabolica. La app, presentata a Bologna da MartinaRosticci, rappresentante dei giovani ricercatori della Siia,con un semplice sistema di navigazione consente di conoscerecos'e' l'acido urico, come si produce, dove si accumula e comeviene eliminato dal nostro corpo, ma anche qual'e' il suovalore ottimale nel sangue (al di sotto di 6.0 mg/dl). E ancoraquali sono i danni per la salute (con tanto di 'mappa' divisualizzazione nei vari organi), per arrivareun'autovalutazione del rischio da interpretare come una sortadi 'campanello di attenzione' da sottoporre al proprio medicocurante; infine un diario dell'uricemia per tenere sott'occhiovalori, controlli ed esami. La app dedicata all'uricemia seguequella dello scorso anno finalizzata alla conoscenza ingenerale dell'ipertensione, scaricata finora da 17.000 utenti. Con la App e' stato presentato anche un video dal qualeemerge che l'uricemia (a parte l'eccezione della gotta, da cuie' causata) e' per lo piu' sconosciuta ai pazienti (alcontrario di colesterolo e diabete). I dati dicono invece chel'iperuricemia e' in aumento in Italia: dal 2005 al 2009, laprevalenza delle persone affette da questa patologia e' passatadall'8,5% all'11,9%. D'altro canto, il problemadell'ipertensione, ha spiegato Borghi, appare sempre piu'integrato con la nostra vita. "Il vecchio concetto secondo ilquale i fattori di rischio si scatenavano solo oltre una certaeta' valeva forse nel passato quando c'erano condizioni diserenita' di comportamento e poverta' di fondo della societa'per cui era difficile avere accesso a quelle cose chefavoriscono l'aumento della pressione" , ha spiegato ancora ilPresidende della Siia. I dati vedono infatti in crescita anchei livelli di ipertensione in eta' giovanile e addirittura inquella pediatrica. "Se ragioniamo in termini di infanzia-hasottolineato Borghi- una percentuale non trascurabile dibambini veramente in un eta' al di sotto dei 10 anni ha valoripressori elevati e molti di questi saranno ipertesi nell'eta'adulta". Se per i piu' piccoli modificare gli stili di vitapuo' essere la soluzione, in generale, per i pazienti ipertesi,l'invito e' sempre quello di tenere misurata la pressione,modificare gli stili di vita e usare i farmaci in modorazionale, valutando tutti i fattori di rischio. Nel corso dellXXXII Congresso nazionale della Siia in corso a Bologna,saranno resi noti anche i dati del progetto "Obiettivo 70%",presentato nel 2012, e teso a far si' che almeno il 70% deipazienti italiani affetti da ipertensione arteriosa torni a unsoddisfacente controllo pressorio. "Ci siamo sostanzialmentearrivati - ha concluso Borghi - i dati preliminari ci diconoche siamo oltre il 60%". (AGI).
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