Salute: antibiotici, aumenta resistenza batteri, piu' morti e costi
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Salute: antibiotici, aumenta resistenza batteri, piu' morti e costi

Salute: antibiotici, aumenta resistenza batteri, piu' morti e costi

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(AGI) - Roma, 17 nov. - La resistenza agli antibiotici,soprattutto negli enterobatteri, continua ad aumentare in tuttaEuropa, con l'Italia in prima fila insieme alla Grecia, seguiteda Cipro e Romania. In particolare, continua a crescere laresistenza ai fluorochinoloni e alle cefalosporine di 3agenerazione da parte del batterio Escherichia coli e laresistenza alle cefalosporine di 3a generazione nellaKlebsiella pneumoniae (responsabile di numerose e differentiinfezioni che colpiscono i pazienti ricoverati in ospedale). Ascattare la fotografia dell'andamento della resistenza agliantibiotici in Europa e', come ogni anno, il Centro Europeo perla Prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC), inoccasione della Giornata degli antibiotici, giunta alla suasesta edizione. L'antibiotico-resistenza, si legge nel report, e' ormai unfenomeno in aumento ed e' ormai globale, dato che interessa siapaesi industrializzati che paesi in via di sviluppo, comeevidenziato anche da un recente rapporto dell'Organizzazionemondiale della Sanita'. Il batterio della klebsiella, inoltre,risulta sempre piu' resistente anche ai carbapenemi, comedimostrano i dati relativi al nostro Paese dove nel 2008 menodell'1% di tali batteri era resistente, mentre la talepercentuale e' arrivata al 15% nel 2010, al 29% nel 2012 e al35% nel 2013. I carpabeni, ricordano gli esperti dell'Istitutosuperiore di sanita' (che fornisce all'ECDC i dati relativiall'Italia), sono antibiotici di ultima risorsa, dei verisalvavita per infezioni gia' resistenti alla maggior partedegli antibiotici disponibili. La resistenza a tali farmaci,dunque, puo' accrescere la mortalita' di almeno il 30%,percentuale che sale in caso di pazienti particolarmentefragili. Questi batteri, resistenti a tutti o quasi gliantibiotici disponibili, sono presenti in tutte le areegeografiche del nostro paese e in tutti i tipi di strutture didegenza, sia ospedali per acuti che lungo degenti e residenzeassistenziali per anziani. Il controllo della loro diffusione e' difficile, perche'molti pazienti sono portatori asintomatici e possonotrasmettere i batteri ad altri pazienti. Un altro problema peril nostro Paese e' rappresentato dall'Acinetobactermultiresistente, cioe' resistente a fluorochinoloni,aminoglicosidi e carbapenemi, e dallo Stafilococco aureoresistente alla meticillina (MRSA), la cui percentuale diresistenza rimane sempre critica (intorno al 35%), mentre moltipaesi Europei sono riusciti a riportare la resistenza a livellipiu' bassi. La resistenza agli antibiotici, sottolineanodall'Iss, e' divenuta ormai un'emergenza di sanita' pubblica,che determina aumento della spesa sanitaria, allungamento deitempi di degenza, fallimenti terapeutici e aumento dellamortalita'. Una tendenza che, nel nostro Paese, puo' essereinvertita solo da una combinazione di interventi efficaci i cuicardini sono la promozione dell'uso prudente di antibioticianche nel territorio e di strategie efficaci di controllo perbloccare la diffusione di batteri multiresistenti nellestrutture di assistenza. Quest'anno l'ECDC, in occasione dellaGiornata degli antibiotici, ha lanciato una conversazione di 24ore su Twitter (#AntibioticDay), che coinvolge anche StatiUniti, Australia e Nuova Zelanda. La campagna ha come targetprimario l'automedicazione, tematica che era stata affrontatagia' nel 2008 dallaprima campagna di sensibilizzazionecoordinata dall'Iss, in cui il motivo dominante era lanecessita' di utilizzare antibiotici solo se prescritti dalmedico e mai su consiglio di amici, parenti o farmacisti. (AGI) .
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