Roma - Sirene spiegate in tutta la citta', via vai al pronto soccorso di barelle e di persone che arrivano con sintomi gravi di intossicazione. Sono solo alcuni degli scenari ipotizzabili a Roma in caso di grave incidente, la cui gestione, sotto il profilo sanitario, sara' oggetto di una simulazione presso il Dipartimento di Emergenza a Accettazione e il Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli i prossimi mercoledi' e giovedi' prossimi. Si tratta di una simulazione di Maxi Emergenza/PEIMAF (Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso Feriti) organizzata dagli specialisti della Facolta' di Medicina e chirurgia dell'Universita' Cattolica e del Policlinico A. Gemelli nel quadro del Progetto cofinanziato dalla UE e intitolato EDEN (European End User Driven Demo for CBRNe), che ha come scopo quello di migliorare la risposta a incidenti CBRNe (chimici, biologici, radiologici, nucleari, esplosivi).
"E' un'importante occasione", ha spiegato Daniele Gui, Docente di chirurgia generala all'Universita' Cattolica e responsabile della UOC Chirurgia d'Urgenza del Gemelli nonche' Partner scientifico del Progetto, "per testare le potenzialita' del nostro Policlinico, le risorse di cui disponiamo e come utilizzarle al meglio. Per questo, la sfida non e' tanto quella di organizzare la simulazione di un evento, ma preparare il personale ad affrontarlo e gestirlo". Alla presenza di piu' di cento invitati, provenienti anche da Paesi europei ed extra-europei, saranno all'opera piu' di quaranta unita' di personale sanitario nel soccorso di trenta vittime simulate. La dimostrazione durera' tre ore e iniziera' con l'allerta (anch'essa simulata) trasmessa al Policlinico Gemelli di un evento di Maxi Emergenza con pazienti che mostrano sintomi riconducibili a un incidente chimico civile. Il Policlinico attivera' il PEIMAF con la conseguente costituzione di unita' di crisi e le attivita' conseguenti quali la rapida installazione di una tenda per la decontaminazione dei feriti e la speciale vestizione del personale ospedaliero per il rischio chimico. Le vittime simulate, che raggiungeranno il Pronto Soccorso del Gemelli sia a piedi (le meno gravi, come accade sempre negli incidenti reali) sia trasportate da autoambulanza, saranno raccolte nell'area predisposta per essere decontaminate. Al termine di questa procedura, complessa e delicata che sara' oggetto di particolare attenzione nella simulazione, le vittime saranno trattate nel Pronto Soccorso per la stabilizzazione della funzioni vitali. Seguira' una discussione in aula su quanto e' stato fatto, bene o male, con tutti i partecipanti in cui si analizzeranno i risultati della simulazione e si estrarranno le cosiddette "lezioni apprese". (AGI).