Salute: al Gemelli mappa del genoma della flora batterica
ADV
ADV
Salute: al Gemelli mappa del genoma della flora batterica

Salute: al Gemelli mappa del genoma della flora batterica

di lettura
(AGI) - Roma, 12 set. - Avanzatissime tecniche di mappatura atappeto del Dna, che consentono di analizzare tantissimi genomiin poco tempo e' stata introdotta di recente al Policlinicouniversitario A. Gemelli di Roma per la mappatura completa delDna della flora batterica intestinale (microbiota) di 10pazienti con un'infezione da Helicobacter pylori. Dai primirisultati di questo "studio pilota" e' emerso che lacomposizione della flora batterica intestinale dei pazienticambia se questi sono in cura con uno dei farmaci cosiddetti"inibitori di pompa protonica", o piu' comunemente noti comegastroprotettori, prescritti in Italia a molti milioni diindividui. Lo studio e' stato per la prima volta presentatopresso l'Universita' Cattolica - Policlinico A. Gemelli di Romain occasione del XXVIIth International Workshop on Helicobacterand Microbiota in Inflammation and Cancer. Il lavoro e' condotto da Antonio Gasbarrini, ordinario diGastroenterologia e Presidente del convegno, insieme a GiovanniCammarota, docente di Medicina interna, a Maurizio Sanguinetti,Ordinario di Microbiologia, e a Luca Masucci, docente diMicrobiologia. Nello studio del Gemelli si e' scelto di mappareil Dna completo del microbiota di 10 pazienti sottoposti aendoscopia, per alcuni dei quali era poi risultata una diagnosidi Helicobater pylori, il batterio dell'ulcera le cui ricerchesono valse il Nobel e, ieri, anche la laurea honoris causa inMedicina e chirurgia dell'Universita' Cattolica a Barry JamesMarshall. Meta' dei pazienti erano inoltre in cura congastroprotettori, farmaci molto usati non solo per chi ha unapatologia gastrointestinale, ma anche per chi e' in terapiaantiaggregante o anticoagulante. "Ebbene - afferma Gasbarrini -e' emerso che l'uso di questi farmaci si puo' associare amodifiche sostanziali della composizione del microbiota delpaziente, spesso a favore di specie batteriche non del tuttovantaggiose per la salute umana, anche se - dato lo scarsonumero di pazienti arruolati in questo studio - e' prematuroaffermare vi sia un nesso di causa-effetto tra l'assunzione diquesti farmaci e modifiche della flora intestinale". Per quantosi tratti di uno studio preliminare, questo lavoro e'importante perche' dimostra che "in linea di principio nelprossimo futuro - aggiunge Gasbarrini - sara' possibilel'utilizzo di moderne metodiche di genomica per studiare afondo la flora batterica intestinale di pazienti e capire se lacomposizione di essa sia in qualche modo correlabile apatologie tra le piu' disparate, dall'obesita' al diabete,dalla gastrite al morbo di Crohn". "Al momento - concludeGasbarrini - abbiamo gia' in corso altre ricerche con l'usodella metagenomica su diverse patologie gastrointestinali,quali la cirrosi epatica e malattie infiammatorie cronicheintestinali, con l'obiettivo di avere una conoscenza piu' ampiadella composizione e del ruolo di gut microbiota nelle diversepatologie del tratto intestinale".(AGI) Red/Pgi .
ADV