(AGI) - Roma, 22 giu. - In Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all'udito sono 189 mila. E, piu' in generale, le persone con disabilita' sensoriale legata alla vista o all'udito (quando non convivono simultaneamente, dunque) sono 1 milione e 700 mila. Di queste, 9.855 sono minori iscritti alle scuole primarie e secondarie e rappresentano una quota dello 0,11% del totale degli alunni nell'anno 2014/2015. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiche' associano al deficit sensoriale altre disabilita', come quella intellettiva, motoria, disturbo dello sviluppo del linguaggio e disturbi dell'apprendimento. E' quanto emerge dal primo studio sul fenomeno della sordocecita' in Italia promosso dalla Lega del Filo d'Oro - l'associazione italiana impegnata da oltre 50 anni sul fronte dell'assistenza, educazione, riabilitazione e reinserimento familiare e sociale delle persone sordocieche - e realizzato dall'ISTAT.
Un lavoro che e' stato presentato oggi, per la prima volta nella sua versione integrale, durante il convegno organizzato dall'Associazione dal titolo "Presentazione dello Studio sulla Popolazione di persone con disabilita' sensoriali e plurime in condizioni di gravita'" presso il Ministero della Salute. La ricerca ricostruisce, attraverso la classificazione internazionale ICF che considera la disabilita' come il risultato dell'interazione tra le condizioni di salute di un individuo e l'ambiente in cui vive, le reali dimensioni del fenomeno della sordocecita', fino a poco tempo fa sommerso e che sembrava riguardare solo poche migliaia di persone. "Il Convegno di oggi e' per noi un primo passo verso un cammino sempre piu' serrato per la rappresentanza delle persone sordocieche di cui siamo gli occhi e la voce. Un cammino iniziato oltre cinquant'anni fa e che adesso ci vede in prima linea per l'attuazione della legge 107/2010 che riconosce alla sordocecita' una disabilita' specifica unica, come d'altronde gia' formalizzato fin dal 2004 in sede europea dagli indirizzi contenuti nella dichiarazione sui diritti delle persone sordocieche. Grazie a questo studio realizzato dall'Istat, siamo riusciti a dimostrare che i confini di questa disabilita' complessa e articolata sono molto piu' estesi di quanto si potesse immaginare" dichiara Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d'Oro. Secondo lo scenario emerso dallo studio, infatti, il 64,8% delle persone sordocieche e' donna, mentre l'87,9% ha piu' di 65 anni. Il 31,2% vive nelle regioni del Nord, il 30,6% vive in quelle del Sud, il 21,4% nel Centro e il 16,8% nelle Isole. Circa 108 mila persone sono di fatto confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa di altre gravi forme di disabilita' che spesso si aggiungono ai problemi di vista e udito. (AGI)
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