Venezia - Un team italo-francese di glaciologi e ingegneri ha recuperato dal ghiacciaio del Col du Dome sul Monte Bianco la prima carota di ghiaccio destinata al 'santuario' antartico dove sara' conservata per le future generazioni di scienziati. Il campione e' stato trasportato in elicottero a Chamonix e da qui andra' ai laboratori di glaciologia e geofisica dell'ambiente dell'Universita' Grenoble Alpes e del CNRS francese, in attesa di ripartire, nel 2020, per l'Antartide. Sul Monte Bianco e' in corso la prima missione del progetto Protecting Ice Memory, promosso da Carlo Barbante, professore all'Universita' Ca' Foscari Venezia e direttore dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr), e Je'rome Chappellaz, direttore di ricerca al CNRS. L'obiettivo e' creare in Antartide, in una grotta sotterranea alla base Concordia, un archivio climatico e ambientale formato da decine di campioni prelevati in tutto il mondo dai ghiacciai piu' minacciati dal riscaldamento globale. "La nostra generazione di scienziati, testimone del riscaldamento globale, ha una grande responsabilita' verso le generazioni future. Per questo doneremo campioni di ghiaccio provenienti dai piu' fragili ghiacciai alla comunita' scientifica dei decenni e dei secoli a venire, quando questi ghiacciai saranno scomparsi o avranno perso la qualita' dei loro archivi", afferma Carlo Barbante. La prossima missione si svolgera' in Bolivia nel 2017 ed e' aperta una campagna di raccolta fondi per rendere possibile la prosecuzione del progetto. I primi sostenitori sono stati la Fondazione Alberto II di Monaco, Findus France, Claude Lorius (glaciologo francese pioniere delle perforazioni glaciali), Petzl, AKU e Pressario. (AGI)