Genova - Si chiama R1, 'Your Personal Humanoid': e' il nuovo umanoide nell'ecosistema robotico dell'Istituto italiano di tecnologia di Genova, concepito per operare in ambienti domestici e professionali. R1 e' progettato studiando le reazioni umane durante l'interazione con lui. La sua Intelligenza Artificiale (IA) e' studiata e sviluppata direttamente sull'umanoide. Ha un corpo di nuova concezione, in cui sono utilizzati attualmente per il 50% della struttura materiali plastici. Le versioni future incorporeranno materiali intelligenti, come quelli basati su grafene, o biodegradabili, sensori sempre piu' sofisticati, batterie piu' efficienti e circuiti incorporati nella struttura stessa del robot. Design italiano, altezza variabile di 20 cm a partire da 1 metro e 25 cm, peso di 50 kg, 50% in plastica e 50% fibra di carbonio e metallo: ecco come si presenta R1.
L'IIT, con il coinvolgimento di investitori privati, realizzera' nei prossimi 12-18 mesi il modello di produzione e commercializzazione su larga scala. Costera' inizialmente come una piccola automobile e in futuro, come prodotto sul mercato, poche migliaia di euro. R1 -"Your Personal Humanoid" e' stato realizzato, partendo dall'esperienza maturata da IIT su iCub, il robot umanoide per la ricerca piu' diffuso al mondo.
Il robot e' stato realizzato in soli 16 mesi grazie alla collaborazione di una squadra di 22 scienziati e tecnici di IIT guidati da Giorgio Metta, alcuni progettisti industriali dell'area genovese, e un gruppo di industrial & graphic designer, esperti di entertainment e illustratori proveniente da due diverse realta' creative: una di Milano che ha coordinato lo sviluppo del concept creativo, l'individuazione degli scenari di interazione e mercato coordinata da Andrea Pagnin e Luigi Focanti per 6.14 Creative Licensing, e l'altra di Barcellona coordinata da Pierpaolo Congiu di Drop Innovation, che ha collaborato con la realta' milanese per la realizzazione del design delle superfici dell'umanoide. Il movimento in autonomia e' garantito da una batteria per circa 3 ore; quando si scarica, basta collegarlo alla presa elettrica di casa tramite un alimentatore, proprio come qualsiasi elettrodomestico. Il volto e' costituito da uno schermo LED a colori, le cui facce stilizzate danno al robot le espressioni utili alla comunicazione non verbale con l'uomo. Nella pancia alloggiano, inoltre, i 3 computer che governano le capacita' del robot, dal calcolo al movimento della testa e al controllo dei sensori. Una scheda wireless permette al robot di collegarsi alla rete internet, ricavando informazioni utili alla sua interazione con l'uomo o aggiornamenti del suo software. Il software, infatti, ha parti Open Source in modo da beneficiare della collaborazione della community che gia' opera intorno alla robotica umanoide di IIT. Per renderlo piu' simile ad un umano, le mani e gli avambracci del robot sono ricoperti di una pelle artificiale, ovvero di un sensore che conferisce al robot il senso del tatto, permettendogli di 'sentire' l'interazione con gli oggetti che manipola. La squadra che ha originato R1 'Your Personal Humanoid' e' giovane, con un eta' media di 37 anni. Gli scienziati di IIT sono 22 persone, divisi tra ingegneri meccanici, elettronici e softwaristi. Il team dei creativi comprende circa 12 persone di 5 nazionalita'. (AGI)