Ricerca: Cnr, nuovo algoritmo stima rischio frane e alluvioni
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Ricerca: Cnr, nuovo algoritmo stima rischio frane e alluvioni

Ricerca: Cnr, nuovo algoritmo stima rischio frane e alluvioni

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(AGI) - Roma, 30 giu. - Un nuovo sistema di misura delleprecipitazioni che si basa sul contenuto d'acqua rimasto alsuolo, rilevato anche da satellite, permette di stimare ilrischio di frane e inondazioni anche in zone non servite dasistemi di misura a terra. A sviluppare questo algoritmo,denominato Sm2Rain, sono stati l'Istituto di ricerca per laprotezione idrogeologica e l'Istituto di scienze dell'atmosferae del clima in uno studio pubblicato sul 'Journal ofGeophysical Research' e citato nei 'Research Highlights' diNature."Abbiamo sviluppato una tecnica innovativa per la stima dasensori satellitari delle precipitazioni, che utilizza misuredi contenuto d'acqua del suolo anziche', come nelle metodologietradizionali, informazioni relative alle nubi: un approcciobottom-up e non top-down, in pratica", ha spiegato Luca Brocca,ricercatore Irpi-Cnr e autore della ricerca. "Misurando dasatellite e/o in situ le variazioni della quantita' di acquacontenuta al suolo - ha continuato - e' possibile stimare leprecipitazioni cadute sul suolo stesso, che e' considerato comeuna sorta di pluviometro naturale". L'algoritmo utilizza, comedati, le quantita' dell'acqua assorbita dal terreno, di quellaevaporata e di quella che resta in superficie. "In terminitecnici, Sm2Rain fa riferimento all'inversione dell'equazionedi bilancio idrologico del suolo calcolando la ripartizionedelle precipitazioni in infiltrazione, evapotraspirazione edeflusso. Assumendo che l'evapotraspirazione e il deflussodurante un evento di pioggia sono trascurabili, si ottiene unarelazione esplicita che fornisce la stima delle precipitazioniin funzione del solo contenuto del suolo", ha detto Brocca. "L'approccio e' stato applicato a scala globale in molte areedel pianeta tra cui Mediterraneo, Australia, India, Cina, SudAfrica e parte centrale degli Stati Uniti d'America, e hafornito - ha continuato - risultati anche piu' accuratirispetto alle tecniche tradizionali che hanno importantiricadute per la previsione degli eventi idrologici estremiquali piene fluviali e frane, poiche' rende possibile la stimadelle precipitazioni e la gestione del rischio anche in assenzadi pluviometri e sistemi di misura a terra". La ricerca suisatelliti meteorologici per misurare le precipitazioni inmaniera precisa ed efficace e' sempre piu' considerata: il 27febbraio scorso e' stato lanciato il nuovo satellite dellamissione congiunta Nasa-Jaxa Gpm (Global PrecipitationMeasurement), che rappresenta un ulteriore importante sviluppoper la stima delle precipitazioni da remoto. .
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