Ogm: Coldiretti, 8 italiani su 10 d'accordo divieto coltivazione
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Ogm: Coldiretti, 8 italiani su 10 d'accordo divieto coltivazione

Ogm: Coldiretti, 8 italiani su 10 d'accordo divieto coltivazione

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(AGI) - Roma, 1 ott. - La richiesta di esclusione di tutto ilterritorio italiano dalla coltivazione di tutti gli OGMautorizzati a livello europeo trova d'accordo quasi 8 cittadinisu 10 (76 per cento) che si oppongono oggi al biotech neicampi. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base di unaindagine Ixe' nel commentare la richiesta fatta allaCommissione Europea dal Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali Maurizio Martina, di concerto con ilMinistro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e il Ministro dellaSalute Beatrice Lorenzin in attuazione della nuova Direttivaeuropea 2015/412 dell'11 marzo 2015, che consente agli Statimembri di vietare al proprio interno la coltivazione degliorganismi geneticamente. "Per l'Italia gli organismigeneticamente modificati (Ogm) in agricoltura non pongono soloseri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattuttoperseguono un modello di sviluppo che e' il grande alleatodell'omologazione e il grande nemico del Made in Italy"commenta il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. Lesuperfici seminate a transgenico nell'Unione Europea nel 2014sono diminuite del 3 per cento, a conferma della crescentediffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta lepromesse, secondo l'analisi del rapporto annuale 2014 dell'"International Service for the Acquisition of Agri-biotechApplications" (ISAAA). La superficie Ogm in Europa nel 2014 -precisa la Coldiretti - conta oggi appena 143.016 ettari dimais Bt coltivati in soli 5 Paesi sui 28 che fanno partedell'Unione. Peraltro ben il 92 per cento di mais biotech europeo e'coltivato in Spagna dove sono stati seminati 131.538 ettarimentre le superfici coltivate sono residuali in Portogallo,Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania. Ma anche in quest'ultimopaese si sta verificando un crescente abbandono delle sementitransgeniche da parte degli agricoltori, come nel caso del maisMON810 che - rivela Coldiretti - che le multinazionali sonoarrivate addirittura ad offrire gratuitamente, senza pero'trovare persone disposte ad utilizzarle. Recentemente -conclude Coldiretti - anche il vice primo ministro del Governorusso Arkady Dvorkovich, dell'intenzione di proibire laproduzione di prodotti geneticamente modificati nel paese degliZar. (AGI).
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