Made in Italy: Federdoc, rischio su assegnazione domini web wine
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Made in Italy: Federdoc, rischio su assegnazione domini web wine

Made in Italy: Federdoc, rischio su assegnazione domini web wine

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(AGI) - Roma, 24 giu. - E' una partita che vede in giocointeressi enormi e non solo dal punto di vista economico maanche politico, culturale, storico e, non ultimo, quelloessenziale della salvaguardia della salute dei consumatori ditutto il mondo.Stiamo parlando del problema dell'assegnazionedei domini web sul quale e' in corso una vera e propriabattaglia che dura ormai da mesi e che vede al centro delpalcoscenico la ICANN, l'ente statunitense che gestisce appuntol'assegnazione dei domini. "L'Unione Europea, in prima lineanella lotta per la salvaguardia dei prodotti a IndicazioneGeografica - sottolinea Riccardo Ricci Curbastro, PresidenteFederdoc ed Efow (la Federazione Europea dei Vini di Origine) -da tempo pressa l'ICANN affinche' venga trovata una soluzioneche impedisca un uso improprio di domini .wine e .vin. Questoper salvaguardare non solo chi produce ma anche e soprattutto iconsumatori. Ma certo il fatto che recentemente l'ICANN abbiaassegnato a un'azienda privata il dominio generico .pizza none' un segnale incoraggiante". Positivo invece l'atteggiamentodelle massime cariche europee, unite in un blocco unico neltentativo di garantire un'adeguata protezione alle IndicazioniGeografiche che rappresentano il livello piu' alto dellapiramide qualitativa agroalimentare. Dal Presidente delParlamento Europeo Schulz al Commissario per l'AgricolturaDacian Ciolos, fino a tutti i rappresentanti dei diversi Paesi,non e' mancato appoggio e sostegno a quella che a tutti glieffetti appare come una guerra che, comunque vada a finire,determinera' per molti versi il destino dell'intero sistemawine e food per il prossimo futuro.Incoraggia in tal sensoanche la posizione dell'Italia, Paese leader nel settore delleIG, che a pochi giorni dall'assunzione della Presidenza UE hadichiarato che la governance di internet sara' uno dei puntiprincipali del proprio programma. "L'errore da non commettere -ha concluso Ricci Curbastro - e' quello di considerare il temadella concessione dei suffissi .wine e.vin un argomentoprettamente tecnico, legato a interessi di un singolo settoreproduttivo, quello vitivinicolo. In realta' si tratta di unproblema che investe il nostro futuro, basti pensare che e'gia' in discussione il fatto di poter lasciare a soggetti terzil'utilizzo di domini come .roma o .venezia con la conseguente edolorosissima perdita di fette di patrimonio culturale,storico, umano. Per questo ci auguriamo che tutti gli Italianivogliano far sentire il peso del loro dissenso su unaquestione, voglio ribadirlo, che tocca tutti". (AGI).
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