(AGI) - Lampedusa, 1 lug. - Studio dei cambiamenti climatici, monitoraggio della qualita' delle acque e protezione dell'ecosistema marino sono gli obiettivi del nuovo accordo firmato da Enea e Area marina protetta Isole Pelagie, gestita dal Comune di Lampedusa e Linosa. Al centro della collaborazione iniziata nel 2005, le attivita' di ricerca dell'Osservatorio Climatico Enea "Roberto Sarao" a Lampedusa, la stazione permanente di rilevamento piu' attrezzata e importante per le ricerche sperimentali sul clima nel Mediterraneo, un'area che per le sue caratteristiche di circolazione marina e atmosferica risulta di fondamentale importanza per la comprensione dei fenomeni climatici. La convenzione prevede azioni di sostenibilita' ambientale supportate da attivita' di formazione e divulgazione scientifica. "La collaborazione tra Enea e Area Marina Protetta Isole Pelagie - dice Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa e Linosa e Presidente dell'Amp - consentira' di rafforzare e potenziare gli studi sugli ambienti del Mediterraneo e di collegare l'arcipelago delle Pelagie ad una vasta rete di enti di ricerca e di divulgazione ambientale, attivando sinergie positive anche per promuovere la sostenibilita' ambientale delle due isole".
"Il nostro Osservatorio di Lampedusa - sottolinea Roberto Morabito, Enea, Direttore del Dipartimento Sostenibilita' dei Sistemi produttivi e territoriali - si e' dotato recentemente di una boa offshore su cui sono stati installati diversi strumenti per studiare le interazioni aria-mare; grazie al numero e alla varieta' di parametri misurabili, sia in ambito atmosferico che marino, Lampedusa si candida a diventare il primo osservatorio integrato nel Mediterraneo". La Stazione climatica di Lampedusa - gestita dal Laboratorio Enea di Osservazione e Analisi della Terra e del Clima - per la sua collocazione geografica, nel punto piu' a sud d'Italia, lontano da qualsiasi costa e da agglomerati urbani, costituisce un punto di osservazione esclusivo per il monitoraggio del sistema climatico, con particolare attenzione ai gas ad effetto serra, alla radiazione solare, all'ozono e al particolato atmosferico. Per queste sue caratteristiche, fa parte di infrastrutture considerate prioritarie dalla comunita' scientifica europea, come ICOS (Integrated Carbon Observation System) per il monitoraggio dei gas serra e Actris (Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure) per la misura delle proprieta' dell'atmosfera e di diversi network internazionali per la sorveglianza climatica (Nasa e Wmo- World Meteorological Organization). (AGI)
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