Istat: migliora PM10 al Centro, meno al Nord e Campania critica
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Istat: migliora PM10 al Centro, meno al Nord e Campania critica

Istat: migliora PM10 al Centro, meno al Nord e Campania critica

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(AGI) - Roma, 22 lug. - Si conferma nel 2013 il trend dimiglioramento della qualita' dell'aria per le polveri sottilinelle citta' italiane: rispetto al 2012 diminuisce da 52 a 44il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezionedella salute umana previsto per il PM10 viene superato per piu'di 35 giorni. Miglioramenti si riscontrano soprattutto alCentro e anche al nord ma in misura inferiore, mentre nelMezzogiorno si evidenzia un peggioramento in Campania (da 2 a 4dei capoluoghi della regione). Lo dice l'Istat nel suo reportsull'ambiente urbano, specificando che il numero massimo digiorni di superamento dei limiti del PM10 si registraprevalentemente in corrispondenza di stazioni di tipo traffico(66%), in circa un quarto di quelle di fondo (che misurano laqualita' media dell'aria), e nell'8% delle centralineindustriali.Le centraline di traffico sono la tipologia di stazione piu'diffusa. Sono 160 in tutti i comuni capoluogo e sono presentiin 82 Comuni dei 104 che dispongono di almeno un sito dimisurazione conforme ai criteri di legge, insieme a quelle difondo (116, anch'esse presenti in 82 Comuni). Quelleindustriali (33, presenti in 19 Comuni), come previsto mostranouna concentrazione territoriale correlata con la dislocazionedi alcuni importanti poli produttivi e con le infrastruttureportuali. Tornando ai valori di PM10, dopo il picco registratonel 2011 (59 comuni con piu' di 35 giornate di superamento deilimiti), e' confermato il trend di riduzione rispetto all'annoprecedente (erano 52). Tuttavia tale miglioramento e' dovutoquasi interamente alla riduzione dei superamenti tra icapoluoghi del Centro e solo in minima parte tra quelli delNord dove il problema e' maggiormente diffuso (circa nel 70%delle citta'). In questa ripartizione, nonostante gli sforziche hanno comunque portato ad un miglioramento negli ultimianni, si conferma un quadro complessivamente negativo, dovuto,in particolare, alla geomorfologia del bacino padano che e'oggetto di approfonditi studi da parte delle agenzie regionalidell'ambiente. Il numero massimo di giorni di superamento dellimite per la protezione della salute umana previsto per ilPM10, si registra prevalentemente in corrispondenza di stazionidi tipo traffico (66%), in circa un quarto di quelle di fondo enell'8% delle centraline industriali. Nel 2013 i primi diecicomuni per numero di giorni di superamento del PM10 sono inprevalenza nel Nord. Torino ha registrato un aumento dei giornidi superamento rispetto all'anno precedente (da 118 del 2012 a126) e si colloca nella non invidiabile prima posizione. Adeccezione di Cuneo e Verbania, tutti gli altri capoluoghi delPiemonte e la totalita' dei lombardi hanno registrato piu' di35 giornate. Tra le citta' del Veneto e dell'Emilia-Romagna,solo Belluno e Forli' rimangono sotto la soglia fissata dallanormativa, ma il numero di giorni di superamento e'complessivamente piu' contenuto. .
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