Imprese: Unioncamere, segnali positivi +20. 000 in trimestre estivo
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Imprese: Unioncamere, segnali positivi +20. 000 in trimestre estivo

Imprese: Unioncamere, segnali positivi +20. 000 in trimestre estivo

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(AGI) - Roma, 16 ott. - Oltre 20mila imprese in piu' in tremesi - come non si vedeva dal 2010 - grazie soprattutto alcrollo delle chiusure, mai cosi' basse nel III trimestre dadieci anni a questa parte, e fallimenti ancora in calo. Questialcuni dei dati salienti sulla nati-mortalita' delle impreseitaliane fotografati da Movimprese, la rilevazione trimestralerealizzata da InfoCamere sulla base dei dati del Registro delleimprese e diffusi oggi da Unioncamere. Il saldo fra le impresenate e cessate tra luglio e settembre ammonta infatti a +20.075unita', frutto di 74.082 iscrizioni e 54.007 cessazioni.Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sono quasi4mila le imprese in piu'. Il sistema delle imprese italianeraggiunge cosi' una dimensione pari a 6.060.085 unita'. Iltasso di crescita del periodo (+0,33%) e' il risultato del piu'basso volume di cessazioni rilevate nel terzo trimestredell'anno dal 2006 e uno dei piu' contenuti volumi diiscrizioni del decennio, superato solo nel 2014. "Numeri confortanti sullo stato di salute del tessutoproduttivo vengono dalla lettura dei dati sulla dinamica delleimprese che evidenziano il saldo positivo migliore da 5 anni aquesta parte", sottolinea il presidente di Unioncamere, Ivan LoBello. "Significativa la crescita del settore turistico, che hagoduto anche dell'effetto Expo e dell'attesa per il Giubileostraordinario. In aumento anche le imprese commerciali e leattivita' produttive a maggior tasso d'innovazione e disupporto alle imprese. Questi elementi, insieme alla ulterioreriduzione dei fallimenti, danno conferma dell'energia vitaleche ha ripreso a scorrere nel nostro sistema produttivo".Segnali positivi anche sul fronte dei fallimenti. Nel IIItrimestre, le imprese che hanno portato i libri in tribunalesono state 2.800, lo 0,7% in meno dello stesso periodo del2014. Ancora piu' sostanzioso il decremento dei concordatipreventivi (diminuiti del 30% fino a sfiorare le 300 unita').Le difficolta', pero', non mancano. Persiste il segno meno sulfronte artigiano, dove, per il quarto anno consecutivo, nel IIItrimestre si registra un saldo negativo tra aperture echiusure, frutto soprattutto della forte riduzione diiscrizioni di nuove imprese (record negativo del decennio eoltre 800 unita' in meno rispetto a quelle, gia' ridotte,registrate nello stesso periodo del 2014). A fronte di questacaduta di vitalita', un livello di chiusure analogo a quantoregistrato lo scorso anno (35 in piu' nel confronto) non hapermesso di risalire la china e ha mantenuto il saldo interritorio negativo (-1.779 unita'). A incidere maggiormentesulla nuova flessione del comparto artigiano sono stati ancorauna volta i bilanci negativi delle costruzioni (-1.264imprese), delle attivita' manifatturiere (-727) e dei trasportie magazzinaggio (-438). (AGI).
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