Ilva: Legambiente, nulla concreto su monitoraggio Aia e controlli
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Ilva: Legambiente, nulla concreto su monitoraggio Aia e controlli

Ilva: Legambiente, nulla concreto su monitoraggio Aia e controlli

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(AGI) - Roma, 3 mar. - "Quello approvato e' un decreto a sensounico, schiacciato sulle esigenze della produzione, invece chesulla necessita' di protezione della salute e dell'ambiente".E' netto il giudizio di Legambiente, attraverso il suopresidente Vittorio Cogliati Dezza, sul decreto Ilva convertitooggi in legge. "Seguiremo nelle prossime settimane l'effettivoinserimento in altro provvedimento legislativo di norme checonsentano il potenziamento degli organici di ARPA Puglia el'arrivo dei fondi sequestrati dalla magistratura milanese evincolati all'attuazione delle prescrizioni Aia - ha continuatoCogliati Dezza -, la dotazione finanziaria assegnata alCommissario rende comunque possibile cominciare a mettervi manosenza attendere". Per Legambiente, di positivo, nella conversione in leggedell'ultimo decreto Ilva, c'e' la completa modifica della normacon cui si dispone l'utilizzo delle somme sottoposte asequestro penale ai fini della realizzazione del Pianoambientale. I cambiamenti apportati dovrebbero renderedisponibili per l'attuazione delle prescrizioni AIA 1,9miliardi di euro. A queste disponibilita' vanno aggiunti 150milioni provenienti da Fintecna e 400 milioni di finanziamentiche dovrebbero essere erogati dalla Cassa Depositi e Prestiticon garanzia dello Stato. Al commissario vengono quindi messe adisposizione risorse certe aggiuntive con cui puo' da subitocominciare ad effettuare gli interventi previsti dal Pianoambientale. Nel decreto, poi, e' stata introdotta una esplicitaindicazione dei tempi di ultimazione del Piano ambientale,coincidente con la scadenza del 4 agosto 2016, gia' previstadal decreto legge n. 61 del 2013. Accolta anche la richiestache il ministro dell'Ambiente presenti alle Camere unarelazione sull'attuazione dell'AIA e sulle risultanze deicontrolli ambientali effettuati, "ma con cadenza semestraleinvece che trimestrale come da noi proposto", commentaLegambiente. Infine, il Programma per la bonifica dell'area diTaranto deve essere contenuto nel Contratto istituzionale disviluppo (CIS) che andra' sottoscritto entro trenta giornidalla data di entrata in vigore della legge di conversione,cosi' da fissare un termine ravvicinato per la predisposizionedel Programma delle bonifiche. Detto cio', "purtroppo il decreto manca ancora diindicazioni tese a migliorare la protezione ambientale esanitaria e non ci sara' nessun incremento di monitoraggi econtrolli: non ci sara' la Valutazione del Danno Sanitario perlo stabilimento Ilva prodotta da Arpa Puglia utilizzandocriteri metodologici piu' protettivi per la salute deicittadini, ne' l'obbligo che il Piano ambientale venga attuatodal commissario straordinario secondo le scadenze intermedie inesso stabilite, ne' la comunicazione entro 30 giorni dellescadenze degli interventi che il Piano ambientale rinvia a datasuccessiva alla adozione del piano industriale (che continua anon esistere). Legambiente - viene ricordato - aveva chiestoche il commissario comunicasse entro 30 giorni la proposta diriesame del piano di monitoraggio e di controllo presentenell'AIA cosi' come previsto dal decreto di emanazione delPiano ambientale (DPCM 14 marzo 2014, articolo 2 comma 7), manessuna di queste richieste e' stata accolta, lasciando cosi'totale discrezionalita' al commissario - dice ancoral'associazione ambientalista - e senza alcun obbligo di renderesubito esigibile l'aggiornamento del piano di monitoraggio econtrollo previsto dall'AIA". Inoltre, non e' stato inseritonel decreto il potenziamento degli organici di ARPA Puglianecessario a potenziare l'attivita' di monitoraggio econtrollo. (AGI).
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