Fmi: lotta disoccupazione e riforma giustizia priorita' Italia
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Fmi: lotta disoccupazione e riforma giustizia priorita' Italia

Fmi: lotta disoccupazione e riforma giustizia priorita' Italia

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(AGI) - Washington, 14 lug. - Lotta alla disoccupazione emiglioramento della giustizia civile. Sono queste le priorita'per l'Italia, secondo le linee guida tracciate dal Fondomonetario internazionale nel rapporto stilato al termine dellaricognizione sull'area euro come previsto dall'Articolo IV. Sul fronte del lavoro, gli ispettori di Washingtonriconoscono i progressi fatti con la riforma Fornero e con gliincentivi fiscali per l'assunzione di giovani sotto i 30 annima l'Italia, avvertono, deve risolvere il problema "dell'altadisoccupazione in tutte le fasce di eta'". In particolare, itecnici del Fondo raccomandano di "passare a un contratto unicoe piu' flessibile per i nuovi assunti, prevedendo un gradualeaumento delle tutele con l'anzianita' in modo tale da abbassarei costi di assunzione e favorire l'apprendistato". Cio' dettol'Italia registra tra i piu' alti incremento nelladisoccupazione giovanile che puo' essere addebitata "solo perun terzo" al basso livello di crescita economca. "Analisiempiriche mostrano che le riforme del lavoro pagherebbero ildividendo - si osserva nel documento - perche' la crescita dasola non puo' risolvere il problema". Nel rapporto vieneinoltre suggerito all'Italia di "decentralizzare leretribuzioni, di collegare le indennita' di disoccupazioneall'impiegabilita', ridisegnando completamente la cassaintegrazione per trasformarla in un sistema universale disostegno collegato alla ricerca di un lavoro e al training".Gli esperti dell'Fmi indicano poi la necessita' di " migliorareil coordinamento e l'efficienza dei servizi per l'occupazione alivello locale" e di "supportare il programma di garanzie pergiovani a partire dal 2014". Per quanto riguarda losnellimento della giustizia civile, gli ispettori del Fondoesprimono un giudizio positivo sullo schema di mediazionepregiudiziale obbligatoria previsto nel "decreto del fare" del2013 ma suggeriscono di ricorrere alla "mediazione fuori daiprocessi, di attuare una revisione complessiva delle tariffeforensi, di rafforzare l'organizzazione dei tribunali e la lorogestione, e di consentire il libero alla professione legale".Piu' in generale , nel rapporto si raccomanda all'Italia di"accelerare i piani di apertura dei servizi professionali e laprivatizzazione dei servizi locali" e di eliminare i colli dibottiglia strutturale che spingono al rialzo di costi medi diproduzione". Si sollecita poi una maggiore concorrenza neimercati dei beni e servizi, soprattutto nella fornitura edistribuzione di elettricita'. (AGI)
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