Farmaci: Farmindustria, in Italia 1, 3 mld investimenti in ricerca
(AGI) - Roma, 2 lug. - "1,3 miliardi di investimenti, 6milaaddetti, 90% della Ricerca e sviluppo sostenuto dalle impresedel farmaco: sono i numeri della R&S nel nostro Paese. NellaRicerca e Sviluppo, l'industria farmaceutica rappresenta, tra isettori ad elevato contenuto tecnologico, il 39% degliinvestimenti, il 30% degli addetti, il 44% del valore dellaproduzione e il 54% delle esportazioni". E' quanto emerge daldibattito dell'Assemblea pubblica di Farmindustria, in corso aRoma, al Teatro Argentina. "Una Ricerca e sviluppo sempre piu'orientata al biotech e alla medicina personalizzata per iltrattamento di patologie rilevanti, come diabete,
(AGI) - Roma, 2 lug. - "1,3 miliardi di investimenti, 6milaaddetti, 90% della Ricerca e sviluppo sostenuto dalle impresedel farmaco: sono i numeri della R&S nel nostro Paese. NellaRicerca e Sviluppo, l'industria farmaceutica rappresenta, tra isettori ad elevato contenuto tecnologico, il 39% degliinvestimenti, il 30% degli addetti, il 44% del valore dellaproduzione e il 54% delle esportazioni". E' quanto emerge daldibattito dell'Assemblea pubblica di Farmindustria, in corso aRoma, al Teatro Argentina. "Una Ricerca e sviluppo sempre piu'orientata al biotech e alla medicina personalizzata per iltrattamento di patologie rilevanti, come diabete, sclerosimultipla, epatite C, malattie oncologiche e autoimmuni. E perla prevenzione, con vaccini biotech per le malattie infettive.I farmaci biotecnologici, che attualmente curano nel mondocirca 350 milioni di persone, sono oggi il 20% di quelli incommercio, il 40% dei nuovi autorizzati e il 50% di quelli insviluppo. L'Italia gioca un ruolo da protagonista nel settoredella biotecnologie, grazie alle imprese del farmaco (86% deltotale), con una pipeline di 303 prodotti in sviluppo. Senzadimenticare gli studi clinici, che hanno un'importanza centralenell'innovazione. Con investimenti che superano nel mondo i 50miliardi di euro l'anno e in Italia raggiungono gli 800milioni. Un valore che puo' crescere migliorandol'attrattivita' del Paese, offrendo nuove opportunita' disalute per i pazienti, di occupazione per i ricercatori e dirisparmio per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Con glistudi clinici, infatti, le imprese si fanno carico di quotaparte dei costi ad essi connessi, quali l'ospedalizzazione, ifarmaci, gli esami diagnostici". (AGI).