Roma - La domanda di energia e' tornata a crescere in Italia nel 2015, dopo cinque anni di calo. Il dato emerge dalla relazione annuale del Gme che segnala un rilancio dei consumi nel settore elettrico rispetto all'anno precedente dell'1,5% (a quota 315,2 TWh) e in quello del gas, in rialzo del 9,1% (a 66.947 mmc). In tale contesto, i prezzi elettrici spot si confermano sui livelli minimi del decennio grazie alla marcata diffusione delle rinnovabili e alla debolezza della domanda, con il prezzo medio di acquisto dell'energia nella borsa elettrica, che ha segnato un leggero rialzo (+0,23 euro/MWh; +0,4%) rispetto al minimo storico del 2014, portandosi a 52,31 euro/MWh ed arrestando il deciso trend ribassista registrato nel biennio precedente. Gli scambi sul Mercato del Giorno Prima si sono portati a 287,1 TWh (+1,8% rispetto all'anno precedente), interrompendo la serie negativa avviata nel 2009. Anche la liquidita' e' tornata a salire raggiungendo quasi i valori piu' alti dal 2005 (68%).
Nel 2015 le vendite da impianti a fonte rinnovabile, in costante crescita dal 2010, segnano una decisa inversione di tendenza e scendono a 89,4 TWh. La flessione riguarda tutte le fonti rinnovabili eccetto la geotermica (+5,1%). Segnano, per contro, una decisa ripresa le vendite da impianti a fonte tradizionale trainate in particolare dagli impianti a gas che, dopo aver raggiunto il loro minimo storico nel 2014, mettono a segno un incremento annuo del 20,4%. Pertanto la quota delle fonti rinnovabili scende al 37,8% (42,9% nel 2014) a vantaggio di quella degli impianti termoelettrici tradizionali, con la quota del gas che sale al 38,4% (+6,3 punti percentuali). Sui mercati del gas gestiti dal Gme, la Pb-Gas conferma la positiva evoluzione della liquidita' e la funzione di supporto alle necessita' di bilanciamento del Tso, registrando un incremento degli operatori iscritti (+10) e un ulteriore aumento dei volumi scambiati, che aggiornano il nuovo massimo storico a 48 TWh (+5,9%). Sui mercati ambientali si e' registrata l'assunzione da parte del Gme, a partire da ottobre 2015, del ruolo di controparte centrale delle contrattazioni concluse sull'ormai maturo Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica. L'assunzione di tale ruolo ha consentito l'eliminazione del rischio esistente in capo agli operatori di effettuare transazioni con controparti che, a seguito della conclusione delle negoziazioni, si fossero rese inadempienti nell'espletamento delle obbligazioni amministrative e fiscali. Positiva la reazione del mercato, sul quale si e' osservato un incremento dell'8,3% delle transazioni (3,8 milioni di tep), che tuttavia ha contenuto solo parzialmente la riduzione del 25% dei titoli di efficienza energetica scambiati nel settore (8,7 milioni di tep), alimentata dal calo delle quantita' trattate bilateralmente. Con l'azzeramento della quota d'obbligo di energia rinnovabile da immettere in rete e' risultato in fisiologica diminuzione del 14,6% anche il volume degli scambi nel sistema dei certificati verdi (37 TWh in totale). Mentre risultano in lieve crescita (+4,7%) gli scambi delle garanzie d'origine (46 TWh).
Il 2015, sottolinea la Relazione, e' stato un anno estremamente significativo sotto il profilo dell'integrazione dei mercati elettrici nazionali nel mercato europeo. Il 24 febbraio 2015, infatti, dopo l'approvazione del framework contrattuale del progetto da parte del Regolatore nazionale, il Gme ha avviato l'operativita' del market coupling day ahead sulle frontiere Italia-Francia ed Italia-Austria, facendo confluire nel nuovo e piu' ampio quadro regolamentare ed operativo del progetto Ibwt(Italian Border Working Table) anche l'operativita' del primo meccanismo di coupling gia' sperimentato sulla frontiera Italia-Slovenia. I positivi impatti del coupling Ibwt sono risultati subito evidenti con l'utilizzo efficiente delle interconnessioni ed un piu' frequente allineamento dei prezzi, in particolar modo tra il mercato francese e quello italiano. Nel percorso di integrazione dei mercati elettrici dell'Ue, il Gme partecipa, insieme ad altri PXs europei anche al progetto per il disegno e l'implementazione del processo di coupling infragiornaliero (PXs Cross Borders Intra-Day - PXs Xbid) - il cui avvio e' atteso per la seconda meta' del 2017 - mediante il quale i Gestori di rete europei - in coordinamento con i relativi sistemi di gestione dei mercati - potranno allocare, in modo implicito, la capacita' interfrontaliera disponibile nell'orizzonte infragiornaliero. Il Gme ha stipulato il 5 giugno 2015 con le altre Borse partecipanti al progetto e con il fornitore selezionato, il contratto per lo sviluppo del software di mercato, nonche' i contratti ad esso collegati. In parallelo al progetto Xbid, proprio per rendere piu' efficiente il meccanismo di allocazione intraday della capacita' di interconnessione disponibile con l'estero, il Gme, e' stato impegnato nel 2015 nella realizzazione del primo progetto di accoppiamento dei mercati infragiornalieri tra Italia e Slovenia, avviato a giugno 2016. Il meccanismo individuato prevede che il market coupling si svolga attraverso il funzionamento coordinato di alcune sessioni in asta del Mercato Infragiornaliero italiano cui accoppiare il mercato sloveno. Tale meccanismo di Intraday Market Coupling ha avuto lo scopo di attivare un iniziale progetto pilota che potrebbe essere esteso anche ad altre frontiere italiane, ampliando i benefici del piu' ampio progetto europeo Xbid e favorendo l'integrazione tra i meccanismi di asta implicita, gia' utilizzati nei mercati day ahead, e la negoziazione continua adottata in prossimita' del tempo reale.
Sotto il profilo normativo, in ambito Ue, si e' registrata la definitiva approvazione del Regolamento sulle "Guideline on capacity allocation and congestion management - Cacm" (EC n. 2015/1222) entrato in vigore il 14 agosto 2015, che pone regole nuove e comuni per lo svolgimento delle attivita' delle borse elettriche e per l'allocazione della capacita' transfrontaliera mediante market coupling. Una delle disposizioni del Cacm ha previsto la nomina, da parte delle istituzioni nazionali, dei Nominated Electricity Market Operator (Nemo), i soggetti deputati alla gestione del mercato. In tale ambito il Gme e' stato nominato, con atto formale del Ministero delle Sviluppo Economico - e previo parere favorevole espresso dall'Aeegsi - quale unico Nemo per l'Italia in materia di gestione dei processi di coupling relativi al mercato integrato day ahead e al costituendo mercato infraday. Nel settore gas, nel corso del 2015, il Gme ha supportato l'Aeegsi, insieme a Srg, nel processo di armonizzazione del meccanismo di bilanciamento del sistema al framework regolatorio - disegnato a livello comunitario dal Regolamento (Ue) n. 312/2014 - ma ha anche concluso, in qualita' di nomination agent, specifici accordi di cooperazione con borse europee terze - Ice Clear Europe Limited, e European Commodity Clearing Ecc - interessate a offrire sulle proprie piattaforme prodotti finanziari con consegna fisica del gas presso il Psv, concorrendo all'aumento di liquidita' sull'hub italiano. Di fondamentale importanza, si legge ancora nella Relazione, e' stato inoltre il ruolo del Gme nell'attuazione di quanto disposto dal Regolamento n.1227/2011 Remit, che prevede obblighi in capo ai soggetti operanti sui mercati all'ingrosso dell'energia elettrica e del gas al fine di implementare un sistema di monitoraggio dei mercati all'ingrosso centralizzato in ambito europeo e coordinato da Acer, l'Agenzia per la Cooperazione tra le Autorita' di Regolazione. Il Gme nel corso del 2015 ha implementato due piattaforme, attraverso le quali supportare gli operatori di mercato nell'adempimento degli obblighi di data reporting verso Acer e di pubblicazione delle informazioni privilegiate, ovvero, rispettivamente, la Piattaforma Data Reporting (Pdr) e la Piattaforma per la pubblicazione delle informazioni Privilegiate (Pip), oltre ad accreditarsi presso Acer tra i primi 20 soggetti in Europa abilitati ad effettuare il servizio di reporting (Rrm). (AGI)