Milano - Il mercato italiano del digitale sara' in crescita nei prossimi tre anni, dopo l'aumento gia' registrato nel 2015, con una ripresa degli investimenti in tutti i settori. Ad affermarlo lo studio di Assinform e di Confindustria Digitale, presentato oggi durante un convegno a Milano. Il 2015 si e' chiuso con un +1% a 64,9 miliardi di euro, mentre per il 2016 si prevede una crescita dell'1,5%, dell'1,7% nel 2017 e del 2% nel 2018. A investire nel 2016 saranno soprattutto le grandi imprese (+2,8%), seguite da medie (+1,7%) e piccole (+0,6%). A sua volta la Pubblica amministrazione centrale segnera' un +1,6%, e la sanita +3%, mentre gli enti locali segneranno -2%.
"Qui non discutiamo di digitale in senso stretto, ma di competitivita' e crescita dell'intero Paese - ha detto Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale - oggi stiamo progettando la via italiana all'industria 4.0 con la reinvenzione in ottica digitale delle filiere e dei distretti, con l'obiettivo di portare la manifattura italiana dall'attuale 15% di contrbuto al Pil ad almeno il 20%. Al centro del nostro progetto sono le Pmi che per allinearsi ai livelli di competitivita' e produttivita' europei devono mettere mano ai processi produttivi in modo piu' rapido e completo. Metteremo gli imprenditori nelle condizioni di trovare tecnologie competenze e risorse negli hub d'innovazione che stiamo progettando sul territorio". "Bisogna recuperare il gap digitale nei confronti dell'estero - ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia - all'interno e fuori delle fabbriche, cavalcare la quarta rivoluzione industriale che e' anche una questione digitale, di cultura e infrastrutture. La questione digitale e' un driver di sviluppo del paese, rientra in un'idea di politica economica in cui l'industria deve aggiungere sempre di piu' servizi". (AGI)