Confindustria: Workshop 'Tempa Rossa' presentato a Bari
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Confindustria: Workshop 'Tempa Rossa' presentato a Bari

Confindustria: Workshop 'Tempa Rossa' presentato a Bari

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(AGI) - Bari, 22 lug - Confindustria Puglia, in collaborazionecon il Comitato Grandi Imprese, ha organizzato un workshop sulprogetto "Tempa Rossa". Il progetto Tempa Rossa, di cui e'titolare la joint venture Total - Shell - Mitsui, prevede losviluppo di un giacimento situato nell'alta valle del Sauro,nel cuore della Basilicata. A regime l'impianto avra' unacapacita' produttiva giornaliera di 50.000 barili di petrolio,230.000 metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80tonnellate di zolfo, con un incremento della produzionepetrolifera nazionale del 40%. Per la sua valenza e' statodichiarato opera strategica nazionale e prevede lo sviluppodell'omonimo Centro Olio ubicato in Basilicata, con un volumedi investimenti complessivo di 1.6 mld di euro (senza alcuncontributo pubblico) tanto che oggi e' il principale progettoprivato di sviluppo industriale in corso in Italia. Perpermettere il trasporto del petrolio, sara' necessariopotenziare le infrastrutture di stoccaggio e spedizione vianave gia' presenti a Taranto.Nel dettaglio verranno costruiti 2 nuovi serbatoi, 1 sistema diraffreddamento greggio, i collegamenti con il pontile petrolicon le relative facilities, tra cui un nuovo sistema direcupero vapori, ed il prolungamento per circa 350 mt delpontile per l'attracco delle navi. Nel corso dei lavori lajoint venture Total - Shell - Mitsui, titolare del progettocomplessivo Tempa Rossa, ha contribuito ad illustrare gliinterventi che saranno realizzati da Eni, in quantoproprietaria dell'area su cui insisteranno gli impiantiall'interno della Raffineria di Taranto, per il completamentodel progetto. Tali infrastrutture sono impianti esclusivamentedi movimentazione e stoccaggio. Nessuna trasformazione delprodotto verra' realizzata in loco. Nel corso del workshop, acui sono stati invitati rappresentanti delle Istituzioni alivello locale e centrale, Associazioni ambientaliste,Universita', il mondo produttivo ed i Sindacati sono statitrattati con particolare attenzione gli aspetti dicompatibilita' ambientale degli interventi, i beneficioccupazionali e i riflessi positivi sull'economia portuale."Siamo favorevoli alla realizzazione del progetto - haaffermato Domenico Favuzzi, presidente di Confindustria Puglia- pur nel pieno rispetto della legislazione ambientale e dellasalute dei cittadini. Un progetto di sviluppo industrialestrategico e vitale per un territorio come quello di Tarantogia' fortemente colpito da situazioni di crisi aziendali e cherischia di andare incontro ad una inarrestabiledeindustrializzazione"."Abbiamo voluto questo incontro per avviare un'opera diretta diinformazione sul progetto Tempa Rossa a Taranto - ha dichiaratoRoberto Pasolini, Direttore Commerciale e Comunicazione diTotal E&P Italia, in rappresentanza della Joint Venture TempaRossa. Intendiamo continuare il percorso di informazione sulterritorio di Taranto perche' la comunita' abbia tutti glielementi di necessaria chiarezza sull'opportunita' che questoprogetto rappresenta, nel rispetto dell'ambiente" Il progettoTempa Rossa a Taranto, adottando le migliori tecnologieesistenti ed essendo di fatto un progetto di tipo logisticosenza trattamento del greggio, non creera' emissioni aggiuntiverispetto ad oggi grazie al nuovo sistema di recupero etrattamento dei vapori provenienti dal caricamento delle navi.Il progetto Tempa Rossa contribuira' alla creazione in fase dicostruzione di 300 posti di lavoro a Taranto, fornendo cosi'una risposta immediata e concreta ai bisogni occupazionali cheaffliggono la comunita' tarantina nel suo complesso Il trafficonavale prodotto da Tempa Rossa di circa 90 navi / annocontribuira' al traffico marittimo oggetto in questi ultimianni di una forte contrazione (oltre mille navi in menoall'anno dal 2008 ad oggi), contribuendo cosi' ad aiutare ilraggiungimento degli obiettivi di sviluppo strategico del portodi Taranto. La maggior movimentazione di greggio noncompromettera' la diversificazione delle attivita' del porto,infatti basta guardare come in Italia i porti che movimentanopiu' greggio siano anche quelli a maggior vocazione merci epasseggeri. .
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