Comunicazione: a Venezia "Colloqui per l'Impresa Intelligente"
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Comunicazione: a Venezia "Colloqui per l'Impresa Intelligente"

Comunicazione: a Venezia "Colloqui per l'Impresa Intelligente"

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(AGI) - Roma, 17 giu. - "Le stampanti 3D unite alla creativita'artigiana sono la chiave per una rinascita italiana". Loafferma Franco Siddi, presidente dell'Osservatorio TuttiMedia,alla vigilia di 'Colloqui per l'Impresa Intelligente: stampa 3Ddal progetto all'oggetto' organizzato da TuttiMedia e inprogramma domani alle ore 11 al Telecom Future Centre diVenezia (San Marco, Campo San Salvador, 4826) per raccontarequesta rivoluzione permette di approfondire i dettagli diquesta nuova trasformazione epocale. Nel numero speciale diMedia Duemila dedicato all'evento, Gian Paolo Balboni(responsabile del Telecom Italia Future Centre) parla di mondodigitale che contamina il mondo fisico, e ne cambia le regole."La prima Grande Mutazione quella della comunicazione e deicontenuti, si avvio' negli anni '90 - spiega Balboni - eproprio Media Duemila e' stata fra i primi a raccontarle. Oggiil settore che approccia una trasformazione rivoluzionaria e'quello della produzione di beni fisici. L'abbassamento deicosti delle stampanti 3D comincia nel 2005, alla scadenza dialcuni brevetti chiave". Dal successivo processo di perfezionamento collaborativo -continua Balboni - "sono nate stampanti in grado di utilizzarecomponenti plastiche, resine, malte, argille, impastialimentari di vario tipo, materiali conduttori. Gli scanner 3Da basso costo, che generano direttamente il modello digitaledell'oggetto fisico "misurato" con precisione dell'ordine di1mm, sono l'ultimo fattore abilitante agli utilizzi di massadel 3D printing". Tre le tecnologie abilitanti dellarivoluzione digitale del manufacturing (Industry 4.0) che gia'dal 2020, occupera' un ruolo di primo piano nell'industriamondiale con un impatto economico globale superiore ai 200miliardi di dollari annui. Nella produzione di oggetti inpiccola serie e nelle logiche di personalizzazione estrema(Mass Customization), svincolate dalle economie di scala, chel'AM (additive manifacturing) trova uno dei suoi impieghiideali e puo' rappresentare un salto tecnologico fondamentalesoprattutto per le imprese innovative, che fanno dellaflessibilita' e della vicinanza al cliente uno dei loro puntidi forza. E Antonello Gargiulo (Telecom Italia Future Centre)riporta dati significativi sullo sviluppo futuro dellestampanti 3D: "Canalys Research ha appena previsto un mercatoglobale del 3D Printing di oltre 20 miliardi di dollari Usagia' a partire dal 2019. Altre societa' di analisi come Gartnerhanno previsto che nel prossimo futuro i 3/4 delle stampantivendute sara' nel mercato consumer con prezzo tra 1000 e 2500dollari Usa, che i 3/4 dei ricavi totali sara' nel mercatointernazionale, che la tecnologia sara' quella ad estrusione dimateriale e che i mercati dominanti saranno North America eWestern Europe". Le rivoluzioni continue dei nostri giorni sono unacostante, e infatti Andrea Gumina (del Mise) sottolinea chesolo pochi anni fa "Uno studio californiano dichiarava illavoro di tassista come insostituibile. Oggi abbiamo prototipidi macchine che si guidano da sole. Molti sono i lavori chedemanderemo alla macchina, fortunatamente il valore aggiuntoportato dal design e soprattutto dall'artigianalita' non puo'essere sostituto dall'intelligenza artificiale". Le nuoveprofessioni sono senz'altro influenzate dal questo nuovo mezzo,Milly Tucci (Istituto Piepoli) evidenzia: "Diventa urgenteusare questi strumenti di ultima generazione per svecchiare lascuola e combattere gli abbandoni scolastici. In Italia nellapopolazione tra 18 e 24 anni l'incidenza degli abbandoniscolastici e' del 18,4% l'indicatore e' pari al 15,7% per gliitaliani, al 44,3% per gli stranieri". Le nuove generazionidiventano dei Neet: sono giovani che non studiano, non lavoranoe non si formano (Non in education, employment or training).Secondo i dati Istat riferiti al 2012, la popolazione giovanileitaliana (15-29 anni) si caratterizza per una quota di Neetmolto elevata, pari al 22,1%, la Germania (10,7%), il RegnoUnito e la Francia (14,6% entrambi), ed e' piu' alta anchedella Spagna che con il 20,4% si colloca al quintultimo postodell'Unione europea. L'Unione europea studia le graviconseguenze che tutto cio' puo' generare (Eurofound - NEETs2012). La Commissione Ue ha previsto che nel 2020 potrebberomancare 900mila professionisti ICT, una quantita' enorme dicompetenze che i paesi europei devono riuscire ad acquisirerapidamente per poter rendere l'Europa competitiva a livellomondiale. (AGI) Red/Vic .
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