Perché su Facebook ci sono già sei fan page per Luca Scatà
Ecco come funziona il meccanismo delle pagine sul social. Dietro spesso c'è un giro d'affari

Se si frequentano i social più importanti, specialmente Facebook, si è incappati spesso e volentieri un uno strano fenomeno: ad ogni fatto di cronaca serio o faceto, tragico o glorioso, appaiono regolarmente in pochi minuti un florilegio di Pagine dedicate all'argomento.
Il "tono" è dei più disparati, si va da "Inno a Tizio, eroe moderno" fino a "Caio dimissioni subito!!!" passando da "Quelli che tifano per Sempronio" e "Pena di morte subito per Eusebio". Decine su decine di pagine, praticamente identiche tra di loro, tutte più o meno similari, spesso con medesime immagini riproposte, pagine che collezionano spessissimo decine di migliaia di contatti.

Per quale motivo? Non certo di mera celebrazione o appartenenza, visto che per questo sarebbe sicuramente bastata una unica pagina e non si sarebbe minimamente sentita la necessità di crearle a decine come "fotocopie" della prima. No, il motivo ancora una volta non è altro che il solito che guida, come per le bufale, il disseminamento delle informazioni: soldi. Soldi fatti, principalmente, collezionando "seguito" e "like".
Ma andiamo per ordine partendo dall'inizio. Perché le pagine?
Un problema di ricerca
Se fino a qualche tempo fa assistevamo ad un fenomeno un filo differente, quello della creazione di "finti" account e cloni della persona con medesimo nome e cognome e medesima fotografia, ora la stretta di vite di Facebook degli ultimi anni sugli account fasulli (con la facilità di segnalare i "cloni") ha lasciato un evidente buco in una delle attività preferite degli utenti della rete: curiosare ed informarsi.
Quasi contestualmente ai fatti, quello che succede è correre sui social network (Facebook in primis) e ricercare se la persona è presente o meno sulla piattaforma per andare a cercare informazioni. Anche un po', ammettiamolo, a ficcanasare nella vita delle persone. E' il medesimo processo si tratti di foto compromettenti trapelate online, di eroi dello sport, di vittime di catastrofi o di, in questo caso, paladini o percepiti tali. Se i "finti" profili (che poi venivano immediatamente "trasformati" in pagine con una semplice procedura disponibile sulla piattaforma) non sono ora possibili, nella ricerca appaiono comunque anche le "pagine" di Facebook. Una (o più) pagine presenti nei risultati e "cliccabili". Spesso l'utente mette like ancora prima di guardare il contenuto, per poi scoprire che non è la pagina che cerca e cercare una seconda e così via...
Non solo: le pagina presenti su Facebook sono spesso rinvenibili anche nelle prime posizioni dei motori di ricerca, Google in primis: se quindi l'utente ricerca anche sui motori di ricerca "tradizionali" si ritrova il suggerimento di andare a curiosare proprio sulle pagine del social network.
Senso di appartenenza
Un altro meccanismo utile a chi se ne vuole approfittare è quello della "partecipazione" virale delle piattaforme: ogni volta infatti che metto un "mi piace" su una pagina di Facebook buona parte dei miei contatti riceve una notifica del fatto che ho espresso il mio favore per quella pagina, e per senso di appartenenza soprattutto in occasione di eventi con grande carica emotiva, sceglie di abbracciare la causa e mettere anche lui un "mi piace". Una cascata di "like" sulle pagine che non manca mai di generare migliaia, se non decine di migliaia di "like".
E a questo punto? Beh, a questo punto sono pronto a "vendere" la pagina!
Il mercato delle pagine

Come avviene lo scambio? Nulla di più semplice, visto che è possibile in qualunque momento alterare i nominativi degli amministratori della pagina, aggiungendo quello del compratore ed eliminando quello del venditore: uno scambio immediato che può essere fatto in qualunque momento.
L'unione fa la forza
Altro meccanismo che diviene utilissimo è la possibilità di "unire" più pagine che trattano il medesimo argomento e quindi, dopo una variazione del nome di più pagine per renderle simili, è possibile ottenere spesso (anche se sempre con più difficoltà, ad essere onesti) una pagina composita da più pagine come queste, avendo in ben poco tempo centinaia di migliaia di seguaci ignari di partecipare alla vendita.
I prezzi
Una pagina attiva con centinaia di migliaia di fan è venduta, quasi sempre attraverso contatti sui Forum online, anche a qualche migliaio di euro. In genere il prezzo di mercato che sembra andare per la maggiore è quello di 1 euro per ogni 1000 fan della pagina, ma a seconda della qualità dei seguaci e del numero (e anche spesso del contesto in cui si opera) può oscillare anche fortemente, in genere nella parte alta della quotazione.
Un business quindi anche parecchio lucrativo e semplice da trovare ricercando anche semplicemente "vendo pagina facebook" e "compro pagina facebook" sui maggiori motori di ricerca.
Ma in tutto questo Facebook cosa fa?
Bisogna assolutamente ammettere come negli ultimi anni Facebook abbia fatto grandissimi passi nello scoraggiare questi comportamenti, principalmente rendendo molto complesso sia cambiare i nomi delle pagine, sia accorparle. Oltretutto la compravendita delle pagine è assolutamente proibita dai Termini d'uso della piattaforma.
Ciò non toglie che le pagine aperte giornalmente siano probabilmente decine di migliaia se non di più e che esistano sicuramente una stragrande maggioranza di casi in cui unione, passaggio di proprietà, cambio di nome siano assolutamente legittimi: impedirli sempre e comunque rappresenterebbe sicuramente un comportamento errato da parte della piattaforma.
Ancora una volta il problema è il controllo che per Facebook rimane un problema aperto, essendo la piattaforma tenuta ad intervenire in caso di segnalazione ma non ancora tenuta, nella gran parte dei casi, a controllare in prima persona. E sfortunatamente l'abitudine a segnalare comportamenti "dubbi", utilizzando gli strumenti forniti dalla piattaforma stessa, non è ancora particolarmente parte del DNA dell'utente della rete e gli abusi continuano a sprecarsi, con buona pace dei Termini d'Uso e di chi imbastisce su questi comportamenti un proficuo business...
Cosa fare
Cosa fare quindi in questi casi? Non farsi coinvolgere dalla emotività mettendo "like" in modo indiscriminato su argomenti che non mi interessano, segnalare eventuali abusi che si riscontrino soprattutto in virtù di vari cambi e rimuoversi prontamente qualora vediate che pagine che facevano tutt'altro inizino a proporvi contenuti non inerenti ai vostri interessi.
E, come sempre, essere pronti a imparare qualcosa in più su come usare le piattaforme nel modo migliore e più sicuro. (AGI)