Clima: esperti Emirati Arabi in Italia per studio aumento piogge

Roma - Una delegazione dello UAE Research Program for Rain Enhancement Science (Programma di ricerca degli Emirati Arabi Uniti sull'aumento delle precipitazioni piovose) ha fatto tappa in Italia, conducendo incontri con importanti ricercatori italiani per sviluppare collaborazioni di ricerca scientifica sulle piogge. Le riunioni si sono tenute in questi giorni a Bologna e a Trieste con ricercatori appartenenti al gruppo di climatologia del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'Universita' di Bologna. Il confronto scientifico ha riguarda "l'inseminazione" delle nuvole e possibili collaborazioni internazionali in uno dei campi piu' promettenti della ricerca atmosferica. Gli studiosi arabi hanno illustrato inoltre ai ricercatori italiani i nuovi sbocchi di collaborazione offerti dallo UAE Research Program for Rain Enhancement Science: "La nostra visita in Italia e la nostra presenza allo European Meteorological Society (EMS) - ha detto Mohamed Al Mheiri, responsabile Media e marketing del National centre of meteorology and seismology di Abu Dhabi - ci ha permesso di entrare in contatto con istituti di ricerca e rinomati esperti che stanno portando avanti ricerche di punta sui processi atmosferici. Crediamo che l'Italia sia un paese all'avanguardia nella ricerca scientifica e siamo impegnati nel costruire forti legami con scienziati e tecnologi locali. Ci aspettiamo di ricevere molti progetti di ricerca innovativi da parte di ricercatori italiani per il prossimo Ciclo del UAE Research Program for Rain Enhancement Science".
Cristina Sabbioni, direttore dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Cnr ha commentato: "Oggi il nostro istituto ha una comprovata esperienza nello studio delle precipitazioni e analisi numerica e radar/satellite nonche' nello sviluppo di algoritmi per le maggiori missioni satellitari. Stiamo attualmente lavorando su sinergie per meglio comprendere le anomalie legate alle precipitazioni in un regime di cambiamento climatico in atto e per sviluppare strumenti innovativi per studiare i processi di formazione della precipitazione nelle nubi. In questo contesto, l'incontro con un istituto importante dell'EAU e' estremamente produttivo, perche' crediamo che collaborare sui progetti sia il modo migliore per trasferire conoscenza e produrre risultati scientifici significativi insieme ad applicazioni sul territorio". La delegazione ha inoltre partecipato all'undicesima European conference on applied climatology, in seno alla sedicesima conferenza annuale della European meteorological society (EMS) a Trieste. (AGI)