Censis: Salute, italiani s'informano sempre di piu' on line
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Censis: Salute, italiani s'informano sempre di piu' on line

Censis: Salute, italiani s'informano sempre di piu' on line

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(AGI) - Roma, 5 dic. - La pratica dell'e-health, sempre piu'diffusa (il 41,7% degli italiani nel 2014 cerca informazioni online sulla salute), ha inevitabilmente contribuito aridisegnare il rapporto tra paziente e medico. Non di rado leinformazioni reperite on line vengono chiamate in causa almomento del confronto diretto con il medico e utilizzate perdiscutere e confrontarsi sui risultati, ma anche per contestareal medico l'esattezza della sua diagnosi. In aumento e' ilricorso a forum e blog per discutere di questioni sanitarie. E'quanto emerge dal Rapporto annuale del Censis sulla situazionesociale del Paese. Negli ultimi decenni e' cresciutal'attenzione della popolazione rispetto ai temi sanitari:gli italiani si giudicano sempre piu' informati sui temisanitari e indicano di prestare sempre piu' attenzione quandosi parla di salute. Se da un lato il bagaglio di saperi degliitaliani sui temi sanitari va ricondotto prima di tutto aiprofessionisti della sanita' (in particolare al medico dimedicina generale), dall'altro appare sempre piu' ampia laporzione di popolazione che afferma di tradurre quanto appresoin tv, sulla stampa o su internet in comportamenti finalizzatialla prevenzione o alla cura della salute. L'esposizione a un numero molto elevato di contenutidetermina come conseguenza un'alterazione della percezionerelativa al proprio livello di conoscenze su temi sanitari.Questa discrepanza tra conoscenze presunte e informazionipossedute e' stata messa in luce da diverse ricerche che ilCensis ha condotto tra il 2012 e il 2014, dalle quali e' emersoche la conoscenza su temi sanitari non risulta completamenteadeguata anche nei casi in cui il soggetto risulti direttamentecoinvolto in una specifica situazione patologica. Tra ipazienti affetti da fibrillazione atriale, ad esempio, solo il58,8% ha correttamente definito l'ictus una malattia delcervello, con un dato che varia con il titolo di studio: dal74,1% di chi ha piu' titoli di studio al 45,6% di chi ha titolipiu' bassi, rivelando un'incertezza particolarmente grave inquanto presente in una popolazione ad alto rischio. Cittadini epazienti si ritrovano dunque spesso sotto una pioggia dicontenuti e notizie tra cui non e' sempre facile selezionare leinformazioni corrette e affidabili. E cosi' e' sempre piu'ampia, e anzi nell'ultimo anno e' diventata maggioritaria, lapercentuale di italiani che pensano che troppe informazionisulla salute rischiano di creare confusione e incertezza. (AGI).
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