Aviaria: virus favorito da specie uccelli di differenti longevita'
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Aviaria: virus favorito da specie uccelli di differenti longevita'

Aviaria: virus favorito da specie uccelli di differenti longevita'

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(AGI) - Washington, 24 giu. - Pratiche agricole che portano gliuccelli che vivono di meno, come le anatre domestiche, instretto contatto con uccelli selvatici piu' longevi potrebbecontribuire a epidemie di ceppi altamente patogeni. Sono questele conclusioni a cui e' giunto uno studio, pubblicato sullarivista Pnas. Gli scienziati hanno inoltre scoperto che virusaltamente patogeni dell'influenza aviaria incontranodifficolta' ad emergere piu' per i sistemi immunitari dellepopolazioni di uccelli che agiscono sui ceppi correlati che perle capacita' e i virus di acquisire le necessarie mutazioni. Ivirus altamente patogeni dell'influenza aviaria provocanoperdite economiche per l'industria del pollame e pongonominacce di pandemia umana, ma la maggior parte degli studi chehanno valutato il rischio di pandemia si sono concentrati sulruolo delle mutazioni virali piuttosto che sui fattoriecologici. Sunetra Gupta e colleghi dell'Universita' di Oxfordhanno sviluppato un modello per studiare l'evoluzione dei virusinfluenzali negli uccelli selvatici e domestici con variedurate di vita. Il modello utilizza i dati di uno studio sularga scala circa la prevalenza di diversi virus influenzali inuccelli europei e si concentra sulla competizione tra ceppialtamente patogeni e meno patogeni. I risultati suggerisconoche i ceppi altamente patogeni emergono con maggioreregolarita' nelle specie che vivono di meno rispetto a quellelongeve a causa dei maggiori tassi di rinnovamento dellapopolazione. Un maggiore contatto tra specie con differentelongevita' puo' favorire la comparsa di ceppi virulenti chesono stati precedentemente soppressi. (AGI).
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