Animali: sviluppata prima immunoterapia antitumorale per cani
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Animali: sviluppata prima immunoterapia antitumorale per cani

Animali: sviluppata prima immunoterapia antitumorale per cani

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(AGI) - Vienna, 4 lug. - Un gruppo di ricercatori del polointeruniversitario Messerli Research Institute della VetmeduniVienna ha sviluppato, per la prima volta, gli anticorpi percurare il cancro nei cani. Gli scienziati hanno pubblicato idati della ricerca su 'Molecular Cancer Therapeutics'. Comenegli esseri umani, i tumori nei cani hanno cause complesse.L'interazione tra l'ambiente, il cibo, e la predisposizionegenetica sono i fattori piu' noti. La cosiddetta immunoterapiadel cancro - che e' il trattamento di tumori mediante l'uso dianticorpi - e' stato usato con successo in medicina umana percirca 20 anni. Poiche' le cellule tumorali portano antigenimolto specifici sulla superficie, i corrispondenti anticorpi silegano a queste molecole e quindi inibiscono la crescitatumorale.Il meccanismo produce un segnale distruttivo inviatodall'anticorpo verso l'interno della cellula tumorale cheinizia a morire. In un secondo momento, il sistema immunitariodel paziente distrugge anche il tumore "marcato" in modo piu'efficiente. Anche per i cani e' piu' o meno la stessa cosa.Josef Singer e Judith Fazekas, due autori principali dellostudio, hanno scoperto che un recettore frequente sulle celluletumorali umane (epidermal growth factor receptor o EGFR) e'quasi il 100 per cento identico con il recettore EGF nei cani.In medicina umana EGFR viene spesso utilizzato comedestinazione di immunoterapia del cancro perche' molte celluletumorali portano questo recettore sulla loro superficie. Ilcosiddetto anticorpo anti-EGFR si lega alle cellule tumorali equindi innesca la distruzione delle cellule. "A causa dellaelevata somiglianza del recettore negli esseri umani e neicani, questo tipo di terapia dovrebbe funzionare bene neicani",spiegano gli scienziati. Il sito di legame dell'anticorpodi EGFR nell'uomo e cani differisce solo per i quattroamminoacidi. Per garantire la migliore possibile legamedell'anticorpo alle cellule tumorali nei cani, l'anticorpoumano doveva essere modificato in laboratorio. "Ci aspettiamo -ha detto il principale autore della ricerca, ErikaJensen-Jarolim - che i cani tollerino bene questi anticorpianti-cancro Questo sara' oggetto di nuovi studi clinici edovrebbe migliorare notevolmente il trattamento, nonche' ladiagnosi di cancro nei cani". .
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