Taranto - "Quelli che presentiamo stamattina sono buoni risultati. Penso alle bonifiche del Mar Piccolo, penso alla ristrutturazione delle scuole, penso ai progressi che abbiamo fatto sulla aree Sin". Lo ha affermato oggi a Taranto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenendo alla giornata indetta dal commissario Vera Corbelli per fare il punto sull'azione di bonifica in corso nell'area esterna all'acciaieria, area che oltre a Taranto comprende 5 comuni della provincia per un'estensione totale di 540 chilometri quadrati. Punti forti di quest'area il Mar Piccolo di Taranto, il quartiere Tamburi di Taranto vicino al siderurgico, il cimitero urbano di Taranto anch'esso vicino allo stabilimento, il comune di Statte. "Non c'e' la riqualificazione di Taranto se non c'e' la riqualificazione dell'Ilva e delle altre zone. E' un tutt'uno - ha insistito il ministro - oggi le risorse ci sono, il Governo le ha messe in campo, oggi bisogna spenderle e spenderle bene, ed e' quello che stiamo facendo con tante semplificazioni ed anche con un'assunzione forte di responsabilita' ". Sui rilievi fatti dall'Ispra all'Ilva, dopo il sopralluogo di aprile in fabbrica, per quanto riguarda la mancata attuazione di alcune prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), il ministro Galletti ha detti "che l'ultima relazione dell'Ispra, veramente la penultima, quella di aprile, rileva com'e' normale, com'e' fisiologico, ed e' compito del ministero controllare - e questo dimostra che lo stiamo facendo - fisiologico appunto che ci siano certe prescrizioni che l'amministrazione di Ilva non rispetta o e' in ritardo e noi su questo abbiamo un contraddittorio con chi governa oggi Ilva per fare in modo che queste siano rispettate. Ricordo - ha aggiunto Galletti - che sono solo una piccola parte quelle contestate. La stragrande maggioranza delle prescrizioni del piano ambientale sono state rispettate. Quella della copertura dei parchi minerali e' una parte ed e' compresa nel piano ambientale che abbiamo presentato e sulla quale c'e' la massima attenzione".
"Sul Sito d'interesse nazionale di Taranto questo ministero ha lavorato in profondita' , concentrando in particolare la sua attivita' su diverse aree - ha rivendicato ancora Galletti - oggi, dopo 40 conferenze dei servizi, per quanto riguarda la matrice suolo sono state sottoposte ad indagini di caratterizzazione circa il 44% delle aree perimetrale e per il 7% approvati con decreto i progetti di messa in sicurezza e bonifica. Stesso discorso e quasi stesse percentuali - ha rilevato ancora il ministro - per le acque di falda, dove siamo all'8% per i decreti necessari alla bonifica e messa in sicurezza. Nell'ambito delle conferenze dei servizi - ha poi precisato - e' stato dichiarato concluso il procedimento per l'8% dei suoli e il 7% della falda rispetto alla superficie totale del Sin". Per Galletti, "c'e' insomma un lavoro in corso lungo e complesso ed e' evidente che queste siano percentuali comunque significative, ma da elevare rapidamente. Credo di poter dire - ha aggiunto - che su tutta l'area vasta tarantina si sia imboccata la strada giusta. Senza troppi proclami, ma con un lavoro scientifico serio e quotidiano". Il ministro ha quindi precisato che "le risorse totali stanziate nel 2012 per l'area di crisi ambientale tarantina sono pari a 138 milioni di euro (28 del ministero), cui si aggiungono altri 20 milioni del ministero col decreto del 2015. Le risorse trasferite al commissario ad oggi ammontano a 125 milioni di euro, 107,7 di queste impegnate". (AGI).