(AGI) - Roma, 24 giu. - Dalle battaglie degli anni '80 contro gli scarichi selvaggi in mare, alla legge sulle aree protette e sulla conservazione degli ecosistemi e della biodiversita', passando per la prima commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, le battaglie contro i condoni edilizi e gli abbattimenti degli ecomostri, senza dimenticare la legge tanto attesa sugli ecoreati, il collegato ambientale e l'approvazione - avvenuta proprio qualche giorno fa - della norma sulle agenzie ambientali. Trent'anni di traguardi raccontati in una mostra presentata oggi alla 'Casa del Mare - Borghetto dei Pescatori' di Ostia in occasione del passaggio della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente a difesa dei mari e delle coste italiane, che sara' ormeggiata da domani nella cittadina del litorale romano. La mostra, dal titolo "30 anni dalla parte del Mare", realizzata con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e la collaborazione di RomaNatura, dell'area marina protetta di Secche di Tor Paterno e di Federparchi, racconta in 22 pannelli come sia cresciuta l'attenzione e la sensibilita' del Paese verso le azioni di tutela e valorizzazione della risorsa mare. "L'Italia - ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - ha uno straordinario patrimonio marino e costiero di cui le Aree Marine Protette rappresentano la punta di diamante. Un tesoro da difendere, far conoscere, valorizzare. A 30 anni dall'istituzione del nostro ministero e dalla prima missione di Goletta Verde, e' evidente a tutti quanto sia cresciuta in Italia l'attenzione e la tutela per i nostri litorali, ma anche quanto sia importante la presenza assidua dello Stato e della societa' civile contro le violazioni ambientali, dall'abusivismo edilizio agli scarichi che inquinano le nostre acque. E oggi la risposta piu' dura verso chi danneggia l'ambiente sono gli ecoreati nel codice penale, una vera conquista di civilta' giuridica. Sono sempre stato favorevole a un controllo 'terzo', quale quello svolto da Goletta Verde, sugli standard ambientali: solo dal confronto e dall'assoluta trasparenza puo' scaturire un'adeguata tutela della nostra biodiversita' marina e costiera, che e' vera risorsa culturale ed economica, oltre che ambientale, di questo Paese".
Secondo Rossella Muroni, presidente di Legambiente, "ogni tanto e' utile voltarsi indietro, guardare a questa storia, misurare quanta strada e' stata fatta per ricordare le battaglie vinte e affrontare con determinazione le tante sfide ancora da giocare. E' una storia che traccia un buon inizio per la difesa dell'ambiente in Italia, anche se la strada e' ancora lunga e i pericoli di attacco al mare e alle coste italiane sono tutt'altro che debellati. Occorrono iniziative che ristabiliscano la sostenibilita' di pesca, del turismo e dei trasporti. E' necessario un nuovo approccio nell'utilizzo del mare e delle coste, quel modello virtuoso che ci e' imposto dall'Europa e per il quale la regione Lazio ha tutti i numeri, le idee e le infrastrutture per diventare un modello a livello nazionale, riconvertendo la sua economia in maniera blue e green". Questi 30 anni, ha aggiunto Maurizio Gubbiotti, commissario di RomaNatura, "sono stati entusiasmanti e ci hanno permesso di proteggere luoghi unici al mondo, e per quest'isola sotto al mare che sono le secche di Tor Paterno sono stati fondamentali. Oggi stiamo proseguendo il nostro lavoro puntando sulla collaborazione con il mondo dei diving, delle associazioni del territorio e delle comunita' di pescatori artigianali, con iniziative di pescaturismo e promozione della filiera corta, maschere Granfacciali che permettono anche in superficie di vivere queste bellezze". Trent'anni fa il nostro Paese "poteva contare su appena due piccole riserve marine - ha rilevato il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri - quella attorno all'isoletta di Ustica e la riserva di Miramare, nel golfo di Trieste. Oggi l'Italia ha il sistema di aree marine protette piu' ricco e solido del Mediterraneo, con ben 29 siti tutelati (se si considerano anche i due parchi sommersi di Baia e Gaiola) per un totale complessivo di circa 228mila ettari di mare e 700 chilometri di litorale protetti, quasi un decimo dello sviluppo costiero nazionale. Un ottimo risultato figlio dell'iniziativa del ministero dell'Ambiente e dell'attivita' di stimolo e di creazione del consenso messa in atto da Federparchi, dagli enti locali e dalle associazioni ambientaliste". (AGI)
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