Roma - Negli ultimi 25 anni in Europa i morti a causa di malattie correlate all'alcol continuano a crescere, ad un ritmo del 4 per cento, nonostante, in tutto il continente si sia registrata una riduzione dei consumi alcolici. Il rapporto "Public health successes and missed opportunities. Trends in alcohol consumption and attributable mortality in the WHO European Region, 1990-2014 (2016)", pubblicato dall'Oms Europa a ottobre 2016, descrive l'andamento del consumo di alcol e dei decessi attribuibili al consumo di bevande alcoliche nei Paesi europei e fornisce i dati delle singole nazioni mostrando differenze importanti. ''L'alcol - osservano Emanuele Scafato e Silvia Ghirini - Osservatorio nazionale alcol (Cnesps-Iss) - Centro Oms per la ricerca sull'alcol in un commento al rapporto pubblicato sul sito Epicentro - e' causa di oltre 200 diverse malattie e incidenti che provocano ogni anno numerosi morti e feriti ed e' classificato come il terzo fattore di rischio di malattia e morte prematura, dopo il fumo e l'ipertensione. Il rapporto dell'Oms Europa evidenzia come l'elevato livello di consumo di alcol rilevato nella Regione europea dell'Oms ha portato, nel corso degli anni, a un incremento di decessi attribuibili al consumo di bevande alcoliche a causa di patologie croniche (come la cirrosi epatica, le malattie cardiovascolari e il cancro) e a cause di morte violente (incidenti stradali, omicidi e suicidi)''. ''Il documento - che per la prima volta mette in relazione sistematicamente i trend sul consumo alcolico e quelli sulla mortalita' correlata, per tutti i Paesi membri e per un periodo esteso di tempo - sottolinea la necessita' di introdurre (o in certi casi ripensare) politiche di monitoraggio e prevenzione. Politiche necessarie per ridurre i livelli pro-capite del consumo di alcolici (tra cui anche quelli del consumo eccessivo episodico) e per ridurre il peso della mortalita' alcol-attribuibile'' concludono i due autori. (AGI)