Aids: allarme Oms, in forte crescita tra gay "epidemia esplosiva"
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Aids: allarme Oms, in forte crescita tra gay "epidemia esplosiva"

Aids: allarme Oms, in forte crescita tra gay "epidemia esplosiva"

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(AGI) - Ginevra, 11 lug. - L'Organizzazione mondiale dellaSanita' (Oms) ha lanciato un nuovo allarme Aids, avvertendo chesi registra un boom delle infezioni da Hiv tra gli omosessuali.Da qui, l'appello a prendere medicinali antiretrovirali comeulteriore metodo preventivo. "Stiamo assistendo all'esplosionedell'epidemia", ha affermato il capo dipartimento Hiv all'Oms,Gottfried Hirnschall, sottolineando che oggi il rischio dicontagio tra i gay e' 19 volte piu' alto che nel resto dellapopolazione. Oltre trent'anni dopo la scoperta dell'Aids, conle foto di malati scheletrici che impressionarono il mondo, lacomunita' omosessuale torna al centro della lotta contro lasindrome da immunodeficienza. Il problema, ha sottolineatoHirnschall, e' che le nuove generazioni, cresciute con farmaciche allungano la vita e rendono possibile convivere a lungo conla malattia, sono meno informati. Nell'ultimo rapporto diffuso, l'Oms per la prima volta"raccomanda fortemente agli uomini che hanno rapporti sessualicon uomini di considerare di prendere medici antiretroviralicome metodo aggiuntivo di prevenzione dall'infezione da Hiv".Le autorita' americane avevano gia' lanciato un analogo appellonel maggio scorso. Una simile profilassi medica, insiemeall'uso del preservativo, si stima che possa tagliarel'incidenza dell'Hiv tra gli omosessuali del 20-25%, il chepotrebbe evitare "fino a un milione di nuove infezioni in 10anni". Tra i gruppi a rischio, non ci sono solo i gay, ma anchetransgender, detenuti, tossici e prostitute, che insiemerappresentano quasi la meta' delle nuove infezioni al mondo,categorie che hanno meno accesso ai servizi medici. Importantipassi in avanti hanno segnato la diminuzione dell'Aids nelmondo, con il numero di nuovi infettati crollato di un terzotra il 2001 e il 2012, quando 2,3 milioni di persone hannocontratto il virus. E per la fine del 2013, circa 13 milioni dipersone ricevevano il trattamento antiretrovirale, riducendofortemente il numero di decessi. Ma, ha concluso l'Oms, bisognafare di piu' per superare i pregiudizi verso la malattia chespesso condizionano i gruppi a rischio, aumentando gli sforzinella lotta contro l'Hiv. (AGI).
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