8 marzo: Oms presenta 10 sfide per salute delle donne nel mondo
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8 marzo: Oms presenta 10 sfide per salute delle donne nel mondo

8 marzo: Oms presenta 10 sfide per salute delle donne nel mondo

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(AGI) - Roma, 6 mar. - Dalla lotta ai due piu' diffusi tumorifemminili, alle minacce per la salute sessuale e riproduttiva,fino alla questioni relative alle diseguaglianze di genere ealla violenza sulle donne. In occasione della Festa della Donnae alla vigilia della Commissione ONU sullo Status donne a NewYork, L'Organizzazione Mondiale della Sanita' fa il punto sullenuove sfide per garantire la salute delle donne di tutto ilmondo. "Quando penso alle donne e alla loro salute ritengo cheabbiamo fatto molti progressi negli ultimi 20 anni - hadichiarato Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale, Salutedella Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l'OMS - con laDivisione dell'OMS che dirigo abbiamo ottenuto dei risultatiimportanti in molti paesi nel mondo, sia per la saluteriproduttiva e sessuale che per l'educazione. Ma la strada dafare e' ancora lunga per i diritti delle donne e l'uguaglianzadi genere poiche' in molti paesi, il potere e la salute delledonne e' ancora una chimera e non solo loro ne pagano leconseguenze". Al primo posto tra le minacce, ricorda FlaviaBustreo, Vice Direttore Generale OMS, e' la lotta a due tra itumori piu' comuni che colpiscono il genere femminile - epossono essere sconfitti con la diagnosi precoce - quello alseno e al collo dell'utero, che continuano a mietere oltre unmilione di vittime ogni anno, soprattutto nei paesi a basso emedio reddito, dove lo screening, la prevenzione e iltrattamento sono quasi inesistenti. Altra sfida importante,quella relativa alla salute sessuale e riproduttiva cherappresenta un terzo dei problemi sanitari per le donne di eta'compresa tra i 15 e i 44 anni. I rapporti sessuali nonprotetti, infatti, continuano ad essere un altissimo fattore dirischio, in particolare tra le donne e le ragazze nei paesi invia di sviluppo dove si stima che circa 222 milioni di donnenon abbiano accesso ai servizi per la contraccezione. Sonoancora troppe le giovani donne che lottano per proteggersicontro la trasmissione sessuale del virus dell'HIV e perottenere il trattamento di cui hanno bisogno, lasciandole ancheparticolarmente esposte e vulnerabili alla tubercolosi, unadelle principali cause di morte nei paesi nel mondo tra i 20 ei 59 anni. Sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili,oltre all'HIV e al papilloma virus (HPV), e' fondamentale fareun ulteriore passo in avanti per la prevenzione e la cura dimalattie come gonorrea, clamidia e sifilide. Una sifilide nontrattata e' responsabile di piu' di 200 mila bambini nati mortie di morti fetali precoci ogni anno, oltre che per la morte dioltre 90 mila neonati. Inoltre, nonostante molte donne stianotraendo beneficio dei progressi fatti durante il secolo scorsoper quanto riguarda l'assistenza durante la gravidanza e ilparto, nel 2013 quasi 300 mila donne sono morte a seguito dellecomplicanze durante la gestazione e il parto. Morti che sisarebbero potute evitare se queste donne avessero avuto accessoad esempio alla pianificazione familiare e ad alcuni servizisanitari di base. La salute sessuale e riproduttiva e' poi unasfida soprattutto per le adolescenti. Circa 13 milioni diragazze (di eta' inferiore ai 20 anni) partoriscono ogni anno.Le complicazioni di tali gravidanze e il parto sono una delleprincipali cause di morte per le giovani madri e tante soffronole conseguenze di aborti non sicuri. Un'altra questioneprioritaria, all'attenzione dell'OMS, e' quella relativa allaviolenza sulle donne: oggi, nel mondo, infatti, una donna sutre sotto i 50 anni ha subito una qualche forma di violenzafisica o sessuale con gravi ripercussioni sulla salute fisica ementale, nel breve e nel lungo termine. Tra le donne che hannosubito violenza domestica hanno il doppio delle probabilita' dicadere vittima della depressione o della dipendenza dall'uso dialcol. Hanno 4,5 volte piu' probabilita' di tentare ilsuicidio. Il rischio di partorire neonati sottopeso e' del 16%superiore alla norma e, in alcune regioni del mondo, 1,5 voltein piu' e' il rischio di contrarre una infezione sessualmentetrasmissibile incluso l'HIV rispetto alle donne non abusate. Laviolenza contro le donne ha anche conseguenze sui loro bambini,con dati relativi a piu' alti tassi di mortalita' infantile,piu' probabilita' di problemi di sviluppo e comportamentali.Infine, le donne sono attualmente le piu' inclini a disturbi diansia, depressione e malattie psicosomatiche. La depressione e'sicuramente il problema di salute mentale piu' comune e ilsuicidio una delle principali cause di morte per le donne chene soffrono, sotto i 60 anni. Aiutarle e sensibilizzarle sututto quello che riguarda i problemi di salute mentale, dandoloro la fiducia necessaria per richiedere l'assistenzanecessaria, e' per l'Organizzazione Mondiale della Sanita' unadelle sfide del 2015. Nel 2012, circa 4,7 milioni di donne sonomorte - la maggior parte delle quali in paesi in via disviluppo - prima di raggiungere i 70 anni a causa di incidentistradali, di abuso di tabacco, alcol, sostanze stupefacenti eobesita' (in quest'ultimo caso, piu' del 50% delle donne insovrappeso vivono in Europa e in America). Far in modo che leragazze e le donne adottino stili di vita sani e' la chiave peruna vita lunga e sana. Le donne piu' anziane, che spesso hannolavorato principalmente in casa, corrono poi il rischio diavere pensioni e sussidi piu' bassi e un minor accessoall'assistenza sanitaria e ai servizi sociali rispetto agliuomini. Il maggiore rischio di poverta', insieme alle patologiecorrelate all'eta' come la demenza, fa si' che le donne anzianerischino maggiormente di subire abusi e, in generale, di viverein cattive condizioni di salute. (AGI).
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