Roma - Se la crisi di Twitter è ormai conclamata, anche gli altri social network storici, primo fra tutti Facebook, devono fare i conti con un mercato in profonda trasformazione e con competitor sempre più temibili, soprattutto in arrivo da Oriente. Nella ricerca di nuovi modelli di business, Mark Zuckerberg ha scelto di puntare sui pagamenti, con l'ambizione di trasformare Facebook in una "e-bank" e di portare le transazioni sull'app di messaggistica Whatsapp.
La sfida di Facebook alla cinese WeChat
Facebook ha ricevuto il via libera della banca centrale irlandese a operare in Europa come emittente di moneta elettronica. In pratica, grazie all'atteso status di e-money, Facebook potrà offrire ai suoi clienti la possibilità di trasferire soldi elettronici nei vari paesi dell'Unione europea, di aprire un conto sulla piattaforma e di utilizzarlo per fare acquisti online. Una mossa che rende ancor più evidente la preoccupazione di Zuckerberg rispetto a competitor come le cinesi WeChat e Weibo. In particolare, la prima app, utilizzata da 700 milioni di persone (70 milioni fuori dalla Cina), consente già da due anni di effettuare pagamenti. Basta fare un giro per Shanghai o Hangzhou, la ricca città sul lago dell'Ovest dove si è svolto l'ultimo G20, per capire quanto i micropagamenti tramite WeChat abbiano preso ormai il posto del contante. Basta aprire l'app per chiamare un taxi e inquadrare il QR code dell'autista per pagare agilmente il conto, o avvicinare lo smartphone al pos di un negozio per effettuare in pochi istanti la transazione.
La trasformazione di Weibo, il Twitter cinese
Se Twitter va male, anche Weibo, il Twitter cinese, è in crisi. Per far fronte al crollo degli utenti, che rimangono pur sempre 600 milioni, Weibo si sta trasformando in una super-piattaforma che racchiude le potenzialità di Twitter, Instagram e YouTube. Non solo tweet, per il colosso dei social network cinesi, che punta, invece, a "connettere persone e contenuti" attraverso "un forte ecosistema che può attrarre più persone da diversi retroterra culturali".
Il caso Snapchat, l'app amata dai teenager che vale 23 miliardi
Facebook, con oltre un miliardo di utenti, rimane la piattaforma social più popolare nel mondo, ma si fa sempre più strada Snapchat, soprattutto tra i giovani. Fondata nel 2011 da Bobby Murphy ed Evan Spiegel, Snapchat permette di inviare messaggi e contenuti multimediali che si autodistruggono. Gli adolescenti, ma sempre di più anche gli adulti, impazziscono per i filtri che permettono di modificare foto e video rendendoli comici.
La mutazione di Instagram e l'era delle dirette video
Sui social è l'epoca dello streaming video. Dopo Periscope di Twitter e i Live di Facebook, le dirette video hanno debuttato anche su Instagram, l'app delle foto acquistata da Zuckerberg nel 2012.
I social in Italia
Facebook, 're' dei social nel mondo, in Italia conta 28 milioni di utenti attivi. Instagram, secondo i dati Audiweb, cresce del 14% rispetto al 2014 e, con 8 milioni di utenti, supera i 6,4 milioni di utenti attivi Twitter (in calo del 28%).
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