Roma - Costata un miliardo di euro e dal peso di tre tonnellate, la sonda Rosetta giunge al termine della sua missione dopo piu' di 12 anni di servizio. Si tratta di una missione dell'Esa, l'Agenzia spaziale europea, ma l'Italia con il mondo della ricerca e dell'industria e' stata tra i principali contributori, insieme a Francia e Germania.
Rosetta, lanciata il 2 marzo 2004, e' destinata a restare una pietra miliare nella storia dell'esplorazione spaziale proprio come la stele per decifrare i geroglifici di cui porta il nome. E' stata la prima sonda a inserirsi stabilmente nell'orbita di una cometa, il 6 agosto 2014, e ad averla accompagnata fino al perielio (il punto piu' vicino al Sole) per studiare il nucleo che si "accende" e da' origine alla chioma. La missione ha visto per la prima volta l'atterraggio controllato di un robot sulla sua superficie: il piccolo rover Philae, che pero' si e' schiantato tentando di "accometare" ed e' andato distrutto nel 2014.
L'incontro ravvicinato con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e' fondamentale perche' le comete rappresentano una specie di "fossile spaziale", una macchina del tempo che racchiude i segreti della formazione del Sistema solare perche' rimaste pressoche' intatte nella loro composizione da miliardi di anni. Si e' scoperto che in questa composizione c'era l'ossigeno molecolare e, soprattutto, alcuni di quelli che sono considerati i mattoni della vita: la glicina, uno degli amminoacidi che compongono le nostre proteine, in particolare Dna e Rna, e fosforo, ingrediente chiave della doppia elica e delle membrane cellulari.
La missione Rosetta e' stata un successo europeo e italiano, visto che diversi suoi strumenti scientifici sono
stati realizzati nel nostro Paese. Tra questi le due camere Virtis e Osiris, che hanno fornito le prime dettagliatissime immagini ravvicinate e Giada, una specie di bilancia di precisione per le polveri raccolte dalla chioma della cometa. Italiano era pure il trapano che ha perforato la superficie della cometa, cosi' come il raccoglitore dei campioni, il forno e i pannelli solari. Italiani sono anche i due ricercatori alla guida della missione, Paolo Ferri e Andrea Accomazzo, a cui si affiancava Stefano Mottola.
La missione Rosetta ha coinvolto l'Agenzia Spaziale Italiana, insieme all'Universita' Parthenope e di Padova, il Politecnico di Milano, l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Il contributo italiano ha visto in prima fila la planetologa Angioletta Coradini, deceduta nel 2011. Sul fronte dell'industria tricolore, sono state coinvolte le aziende del gruppo Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex ES. (AGI)