Roma - Alcuni hacker raccolti dietro la sigla 'Ourmine Team' (username che potrebbe tradire legami con la galassia bitcoin) sono riusciti a violare gli account Twitter e Pinterest del numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, pubblicando sui due profili messaggi che ne rilevavano la password. Una password, peraltro, banalissima, non certo quella che ci si aspetterebbe da uno dei re di internet: 'dadada'.
Tweet riguardo #Zuckerberg dadada ;
E l'utilizzo di una chiave d'accesso così semplice non è nemmeno l'errore più clamoroso commesso dall'ad del social network più popolare del mondo. La password era infatti la stessa del profilo LinkedIn di Zuckerberg, che nel 2012 era stato violato dai pirati informatici insieme ad altri 160 milioni di account, per poi essere messa in vendita in rete lo scorso mese.
Il giovane titano del web aveva quindi utilizzato 'dadada' come password per ben tre reti sociali, venendo meno a uno dei principi cardine della sicurezza telematica. Gli hacker hanno sostenuto di essere entrati anche nel profilo Instagram di Zuckerberg, il che sarebbe ancora più imbarazzante dal momento che Instagram è una controllata di Facebook. L'azienda ha però smentito. Quantomeno il profilo Facebook del miliardario trentaduenne non è stato oggetto di irruzioni indesiderate. Si spera per lui che, in quest'ultimo caso, la password non fosse '123456'. (AGI)