Si è conclusa a Torino la seconda edizione dei Graphic Days, l'evento dal respiro internazionale dedicato completamente al visual design. All'interno di Toolbox, uno dei principali coworking cittadini, è stata ospitata una vera e propria maratona di appuntamenti.
Dai workshop alle conferenze, dalle performance dal vivo alle mostre con ospiti provenienti da tutto il mondo. Molte le tematiche affrontate: da come nascono le copertine dei libri all'abbandono della Brexit (con le cartoline spedite da artisti di tutta Inghilterra che salutano, a malincuore, l'Europa), dall'espressività del viso umano all'erotismo più sofisticato.Fiore all'occhiello lo spazio dedicato alla storia e ai lavori di Franco Grignani, uno dei più importanti artisti italiani degli ultimi decenni.
L’edizione 2017, inoltre, ha oltrepassato i confini europei per coinvolgere professionisti provenienti da New York come Alexander Tochilovsky, Curatore del Lubalin Center e i graphic designer Patricia Belen e Greg D’Onofrio, ideatori della piattaforma Display, la collezione che racchiude card, libri, riviste di grafica del 20esimo secolo.Tra i tutor d’eccezione dei workshop di quest’anno Olimpia Zagnoli, l’illustratrice italiana ormai famosissima in tutto il mondo, che, con le sue illustrazioni, occupa di frequente le pagine del New York Times e del New Yorker, oltre alle copertine di libri editi da case editrici come Feltrinelli.
Il festival, nato lo scorso anno grazie al contributo di Compagnia di San Paolo è un progetto congiunto di Print Club Torino, Plug, Try Again Lab, Quattrolinee ed Mg2 Architetture.