Fra le macerie si annaffia la speranza
ADV
ADV
Fra le macerie si annaffia la speranza

Fra le macerie si annaffia la speranza

Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
 Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp)
 Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp)
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp) 
 Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp)
 Mohamed Ataya, siriano 31enne che prima della guerra era un giocatore di calcio noto come "Abu Maher", annaffia le sue piante sul tetto della sua casa danneggiata ad Arbin, nella regione Ghouta orientale, alla periferia della capitale Damasco il 3 marzo 2017. Ataya coltiva i semi per la vendita. (Foto Afp)
1 di 4
ADV