Guerra e pace sui muri, viaggio nella street art di Belfast
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Guerra e pace sui muri, viaggio nella street art di Belfast

Guerra e pace sui muri, viaggio nella street art di Belfast

 (Foto Afp)
 (Foto Afp)
Che si tratti dello storico sanguinoso conflitto nord-irlandese o dell’attuale divisione del potere tra protestanti e cattolici, Belfast ha un modo potente, ma pacifico, per dire la sua: adornare la città di murales. Per decenni gli street artist irlandesi hanno trasformato i muri degli edifici in enormi tavolozze sulle quali raccontare gli orrori delle violenze che dagli anni ’60 si sono protratte fino agli anni ’90 e che hanno causato oltre 3.000 morti. Oggi gli artisti sono tornati armati di bombolette spray a invocare la pace. (Foto Afp)
Che si tratti dello storico sanguinoso conflitto nord-irlandese o dell’attuale divisione del potere tra protestanti e cattolici, Belfast ha un modo potente, ma pacifico, per dire la sua: adornare la città di murales. Per decenni gli street artist irlandesi hanno trasformato i muri degli edifici in enormi tavolozze sulle quali raccontare gli orrori delle violenze che dagli anni ’60 si sono protratte fino agli anni ’90 e che hanno causato oltre 3.000 morti. Oggi gli artisti sono tornati armati di bombolette spray a invocare la pace. (Foto Afp)
Le elezioni regionali anticipate nell'Irlanda del Nord del 2 marzo hanno sancito la vittoria del partito unionista democratico (Dup). L'assemblea regionale di Stormont, a Belfast, ha cambiato sostanzialmente l'assetto, perché i partiti unionisti -  favorevoli a rimanere nel Regno Unito - per la prima volta hanno perso la maggioranza assoluta, che aveva un valore altamente simbolico. Ora si rischia uno stallo che minaccia la stessa divisione del potere tra protestanti e cattolici prevista dagli accordi del Venerdì santo del 1998.  (Foto Afp)
Le elezioni regionali anticipate nell'Irlanda del Nord del 2 marzo hanno sancito la vittoria del partito unionista democratico (Dup). L'assemblea regionale di Stormont, a Belfast, ha cambiato sostanzialmente l'assetto, perché i partiti unionisti -  favorevoli a rimanere nel Regno Unito - per la prima volta hanno perso la maggioranza assoluta, che aveva un valore altamente simbolico. Ora si rischia uno stallo che minaccia la stessa divisione del potere tra protestanti e cattolici prevista dagli accordi del Venerdì santo del 1998.  (Foto Afp)
In uno scenario in cui le tensioni tra le due comunità si sono acuite con la Brexit, tra gli artisti più attivi c’è Glen Molloy, ribattezzato il “Banksy di Belfast” per il suo stile che ricorda quello del celebre street artist britannico.  “Voglio solo trasmettere positività offrendo alle persone l’immagine di qualcosa che amano ”, ha raccontato all’Agenzia France Presse. Così, invece di dipingere fucili, militari e divise, Malloy ha ritratto su un muro lunghissimo i volti in bianco e nero contornati di rosso, di star di Hollywood e della musica.  (Glen Molloy Facebook  - Photo by Craig Dodds)
In uno scenario in cui le tensioni tra le due comunità si sono acuite con la Brexit, tra gli artisti più attivi c’è Glen Molloy, ribattezzato il “Banksy di Belfast” per il suo stile che ricorda quello del celebre street artist britannico.  “Voglio solo trasmettere positività offrendo alle persone l’immagine di qualcosa che amano ”, ha raccontato all’Agenzia France Presse. Così, invece di dipingere fucili, militari e divise, Malloy ha ritratto su un muro lunghissimo i volti in bianco e nero contornati di rosso, di star di Hollywood e della musica.  (Glen Molloy Facebook  - Photo by Craig Dodds)
Sull'enorme parete 'sfilano' uno dopo l'altro Leonardo DiCaprio, Jack Nicholson, Bruce Lee, passando per David Bowie e Noel Gallagher.(Foto Facebook Glen Molloy)
Sull'enorme parete 'sfilano' uno dopo l'altro Leonardo DiCaprio, Jack Nicholson, Bruce Lee, passando per David Bowie e Noel Gallagher.(Foto Facebook Glen Molloy)
Nel centro storico negli anni sono spuntati murales colorati e non politici, ma nel resto della città, soprattutto nei quartieri cattolici e protestanti, le opere sono lì a rimarcare il territorio. (Foto Afp)
Nel centro storico negli anni sono spuntati murales colorati e non politici, ma nel resto della città, soprattutto nei quartieri cattolici e protestanti, le opere sono lì a rimarcare il territorio. (Foto Afp)
E se le religioni dividono, l’opera dell’artista francese MTO "Il figlio di Protagora” invia un messaggio potente di unità: un ragazzo – il figlio del filosofo dell’agnosticismo , appunto – stringe tra le mani una colomba uccisa da due frecce, una cattolica e una protestante.  (Foto Afp)
E se le religioni dividono, l’opera dell’artista francese MTO "Il figlio di Protagora” invia un messaggio potente di unità: un ragazzo – il figlio del filosofo dell’agnosticismo , appunto – stringe tra le mani una colomba uccisa da due frecce, una cattolica e una protestante.  (Foto Afp)
In totale, oltre 100 murales sono stati realizzati a Belfast da artisti britannici, irlandesi e provenienti dal resto dell’Europa.(Foto Afp)
In totale, oltre 100 murales sono stati realizzati a Belfast da artisti britannici, irlandesi e provenienti dal resto dell’Europa.(Foto Afp)
“Nell’Irlanda del Nord essere apolitici, vuol dire fare politica. Difendere l’estetica, divertirsi, rendere la città più bella equivale a inviare un messaggio potente”, ha spiegato Adam Turkington, fondatore  cinque anni fa del movimento artistico “Hit the North”.  (Foto Afp)
“Nell’Irlanda del Nord essere apolitici, vuol dire fare politica. Difendere l’estetica, divertirsi, rendere la città più bella equivale a inviare un messaggio potente”, ha spiegato Adam Turkington, fondatore  cinque anni fa del movimento artistico “Hit the North”.  (Foto Afp)
 (Foto Afp)
 (Foto Afp)
Che si tratti dello storico sanguinoso conflitto nord-irlandese o dell’attuale divisione del potere tra protestanti e cattolici, Belfast ha un modo potente, ma pacifico, per dire la sua: adornare la città di murales. Per decenni gli street artist irlandesi hanno trasformato i muri degli edifici in enormi tavolozze sulle quali raccontare gli orrori delle violenze che dagli anni ’60 si sono protratte fino agli anni ’90 e che hanno causato oltre 3.000 morti. Oggi gli artisti sono tornati armati di bombolette spray a invocare la pace. (Foto Afp)
Che si tratti dello storico sanguinoso conflitto nord-irlandese o dell’attuale divisione del potere tra protestanti e cattolici, Belfast ha un modo potente, ma pacifico, per dire la sua: adornare la città di murales. Per decenni gli street artist irlandesi hanno trasformato i muri degli edifici in enormi tavolozze sulle quali raccontare gli orrori delle violenze che dagli anni ’60 si sono protratte fino agli anni ’90 e che hanno causato oltre 3.000 morti. Oggi gli artisti sono tornati armati di bombolette spray a invocare la pace. (Foto Afp)
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