In un’intervista pubblicata il 1° luglio su La Stampa, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha parlato di alcune proposte della Lega Nord e ha fatto diverse osservazioni sul panorama politico attuale.
Diverse sue dichiarazioni sono verificabili. A proposito della flat tax ha detto che "noi la vogliamo al 15 per cento e abbiamo depositato in Parlamento una proposta". È vero, e risale a due anni fa: è la proposta di legge n. 3170, presentata alla Camera dei deputati il 15 giugno 2015, con primo firmatario il capogruppo Massimiliano Fedriga. Vero anche che l’ultimo sondaggio effettuato da SWG, del 28 giugno, rilevi che la Lega Nord è al 15 per cento. Nella media dei sondaggi curata da YouTrend, tuttavia, il risultato della Lega è un po’ inferiore (14,2 per cento).
Ma oggi vogliamo concentrarci su un’affermazione in particolare, quella che Salvini utilizza per dire che il centrodestra di oggi non è più quello di vent’anni fa – e che la stagione politica di Silvio Berlusconi è finita.
Salvini dice: "I meriti storici di Berlusconi, in campo imprenditoriale, politico, televisivo e calcistico, non li nega nessuno. Ma non posso riproporre agli italiani quello che, bene o male, funzionava 20 anni fa. La politica era in un’altra era geologica. I dati delle amministrative lo dimostrano. Gli elettori, grazie ai quali abbiamo vinto, sono tutti moderati paciosi e sorridenti, ma in tutti i comuni il primo movimento del centrodestra è la Lega".
Davvero? Abbiamo già verificato, partendo da una dichiarazione di Matteo Renzi, che se consideriamo tutti i comuni che sono andati al voto nell’ultima tornata delle amministrative è la Lega Nord, da sola o in coalizione, ad avere eletto più sindaci: era presente sulla scheda in 58 casi di candidati eletti, superando di misura il PD (56) e Forza Italia (54).
Era anche sempre il primo partito, come dice Salvini per giustificare un cambiamento nei rapporti di forza del centrodestra?
Siamo andati a vedere in quali comuni c’è stata una sfida diretta, cioè quelli in cui era presente una lista della Lega Nord o di Noi con Salvini distinta da quella di Forza Italia (in diversi comuni, entrambi i partiti appoggiavano una stessa lista). I risultati sono disponibili in questo documento.
Abbiamo considerato i risultati del ballottaggio, per i comuni in cui l’elezione si è decisa al secondo turno, oppure i risultati del primo turno se il voto si è concluso con un’elezione diretta.
Il duello c’è stato in novanta comuni. In questi, la Lega Nord ha ottenuto più voti di Forza Italia in circa due terzi dei casi (58 contro 32, il 64,4 per cento).
Tra i capoluoghi, i distacchi maggiori si sono avuti in casi come Verona (9.704 voti contro 3.763), Genova (28.194 contro 17.582), Parma (8.339 contro 1.867) e Lodi (2.730 contro 741). Ma il “sempre” di Salvini è di certo eccessivo, dato che Forza Italia è comunque risultata avanti, nel voto di lista, in città come Asti, Cuneo, La Spezia, Gorizia e Lucca. Notevole il caso del Friuli, in cui la Lega perde il confronto con Forza Italia in sette casi su otto (unica eccezione il piccolo comune di Tricesimo, in provincia di Udine).
Nel conto complessivo va anche considerato che la costola meridionale della Lega, Noi con Salvini, ha avuto risultati elettorali modesti, e che in molte regioni del Sud la Lega non ha presentato candidati neppure con la sua nuova incarnazione. Tra i pochi risultati positivi nel Centro-sud ci sono stati due comuni laziali, Guidonia e Ladispoli, in cui i candidati salviniani hanno superato Forza Italia.
Quanto al totale complessivo, Salvini ha motivi di essere soddisfatto: nei comuni della sfida la Lega Nord e Noi con Salvini raccolgono in totale poco meno di 182 mila voti (181.976), contro i circa 142 mila di Forza Italia (142.409).
Insomma: è vero che nelle regioni settentrionali la Lega ha di norma superato Forza Italia, ma questo non è stato sempre vero. Al Sud, poi, la lista Noi con Salvini non ha superato l’altro grande partito di centrodestra in quasi nessun caso.Se avete delle frasi o dei discorsi che volete sottoporre al nostro fact-checking, scrivete a dir@agi.it