Via della Seta: Mike Pompeo "deluso" per l'adesione dell'Italia

Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, si è detto "deluso" per l'adesione dell'Italia al maxi progetto cinese della Via della Seta, una decisione, ha spiegato, che non sarebbe nell'interesse a lungo termine del Paese alleato. "È deludente ogni volta che un Paese inizia a impegnarsi in comportamenti commerciali e le interazioni con la Cina che non sono chiare", ha detto Pompeo rispondendo alla domanda di un deputato in commissione Affari esteri alla Camera dei rappresentanti.
"Ci rattrista perché crediamo che alla fine coloro che perdono siano le persone di quei Paesi", ha aggiunto il segretario di Stato. "Al momento può sembrare positivo, si pensa di avere un prodotto a basso costo o costruire un ponte o una strada low cost, ma alla fine ci sarà un costo politico che supererà di gran lunga il valore economico di ciò che è stato fornito", ha detto.
La Cina respinge le accuse di Pompeo definendole "inventate" ed "estremamente immorali e ingiuste". Le accuse statunitensi, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, "non sono supportate dai fatti" e "questa campagna diffamatoria contro la Cina non porterà da nessuna parte".
In quella che per Pechino è un'azione "motivata politicamente", ha concluso Geng, "voglio sottolineare che una bugia, anche se ripetuta mille volte, rimane sempre una bugia".
Pompeo durante un'audizione alla Commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti, aveva in particolare puntato il dito contro le aziende di Stato cinesi per il ricorso alla "diplomazia da trappola del debito", e contro il colosso delle telecomunicazioni Huawei, ribadendo l'appello a tutti i Paesi a non firmare accordi per lo sviluppo del 5G con il gruppo di Shenzhen.
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