Usa 2016: Times, Clinton e Biden pronti a sfidarsi a colpi bassi
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Usa 2016: Times, Clinton e Biden pronti a sfidarsi a colpi bassi

Usa 2016: Times, Clinton e Biden pronti a sfidarsi a colpi bassi

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(AGI) - Londra, 8 ott. - Se l'amletico candidato eternamente'in pectore' alla Casa Bianca, Joe Biden, dopo milletentennamenti decidera' di candidarsi, lo staff di HillaryClinton, sempre piu' in difficolta' per l'Emailgate, e' allaricerca di scheletri negli ampi armadi del vicepresidente,negli oltre 30 anni in cui e' stato al Congresso. E altrettantosi preparano a fare i Biden's boy. Secondo il britannico Times le cartucce in mano all'exsegretario di Stato non mancano: Biden, vicepresidente diBarack Obama, si oppose al blitz che porto' all'uccisione diOsama bin Laden il 2 maggio del 2011, quello che si rivelo' ilpiu' grande successo, forse l'unico secondo i suoi detrattori,in politica estera del presidente. Piu' recentemente sonoemerse storie su come sembra sia stato Biden in persona a farabilmente filtrare alla stampa la storia - strappalacrime - chesarebbe stato il figlio Beau sul letto di morte a fine maggio achiedergli di candidarsi per fermare "il ritorno dei Clinton"alla Casa Bianca. Sul fronte opposto, secondo il quotidiano di RupertMurdoch, a Biden bastera' insistere sui tanti particolari chenell'immaginario comune, inclusi i vecchi 'peccati' di BillClinton, legano la figura di Hillary ad un termine su tutti:"bugiarda". Da ultimo lo scandalo delle oltre 60.000 mail chenei 4 anni da segretario di Stato (2009-2013) ha inviato ericevuto tutte le sue mail usando un server di posta privatoprivo di sicurezze e non quello governativo protetto, inducendoa sospettare che abbia avuto qualcosa da nascondere. Da ultimo sono emersi particolari sulla presenza dimateriale classificato o top secret nelle sue mail; il fattoche aveva detto di aver fatto cancellare le oltre 33.000 mailda lei considerate private, cosa non vera, tanto che l'Fbi leha recuperate e le sta ora passando al setaccio; e che traquelle ufficiali che aveva detto di aver consegnato aldipartimento di Stato, si fosse dimenticata di alcune con ilgenerale David Petraeus, all'epoca (2009) capo del Centcom, ilcomando responsabile della guerra in Iraq e Afghanistan. E nonsembra che sia finita qui. Il 22 ottobre la attende latestimonianza davanti la commissione d'inchiesta del Congressosull'assassinio, l'11 settembre 2012, dell'ambasciatore inLibia Chris Stevens e di 3 altri americani al consolato diBengasi. Inizialmente Clinton ha tentato di circoscrivere ildanno, irridendo e minimizzando il caso, salvo poi dirsenepentita e, solo da ultimo, chiedere scusa. (AGI) .
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