(AGI) - Washington, 8 ott. - Rinnegando anni di vicinanza e corteggiamenti a e da Wall Street, Hillary Clinton continua la sua svolta a sinistra dichiarando guerra alle mele marce della finanza. La candidata alle primarie democratiche per la Casa Bianca ha anticipato un giro di vite lacrime e sangue per Wall Street che parte dalla rafforzamento delle norme approvate, ma poi lasciate quasi lettera morta, dopo la serie di scandali iniziati con la crisi dei subprime per arrrivare al fallimento sistemico di Lehamn-Brothers del 2008. Si tratta della cosidetta "Volcker rule" (dal nome dell'ex presidente della Fed che vieta, in sintesi, alle banche commerciali di impegnarsi nelle operazioni piu' a rischio) e la legge Dodd-Frank oltre all'imporre piu' tasse agli scambi ad alta frequenza. I particolari saranno resi noti la prossima settimana ma tra le misure che l'ex segretario di Stato, in difficolta' per lo scandalo emailgate e che teme la scesa in campo del vicepresidente Joe Biden, prevedono l'innalzamento delle pene per i vertici delle banche o delle istituzioni finanziari scoperte a barare, cosi' come l'aumento delle multe che possono essere inflitte, di cui gli Ad condivideranno 'in solido' con le loro aziende la responsabilita': "La gente dovrebbe finire in prigione", ha detto Clinton riferendosi alla crisi del 2008. (AGI)