Usa-Cuba, una giornata storica Obama, embargo e' stato inutile
(AGI) - Roma, 17 dic. - Crolla il 'muro' tra Cuba e Stati Unitie riprendono le relazioni diplomatiche, dopo oltre mezzo secolodi gelo.

(AGI) - Roma, 17 dic. - Crolla il 'muro' tra Cuba e Stati Unitie riprendono le relazioni diplomatiche, dopo oltre mezzo secolodi gelo.
In una giornata storica, Barack Obama ha aperto un"nuovo capitolo" nei rapporti tra i due Paesi, ammettendo che"cinquant'anni di isolazionismo non hanno portato a nulla" eche "l'embargo ha fallito". Il disgelo e' cominciato con uno scambio di prigionieri eproseguira' nei prossimi mesi con la riapertura delleambasciate a L'Avana e a Washington.
Sono tornati negli StatiUniti Alan Gross e un agente cubano della Cia che era statocondannato a 20 anni di carcere.
In cambio, gli Usa hannorilasciato tre 007 dell'Avana: Gerardo Hernandez, RamonLabanino e Antonio Guerrero. "Metteremo fine a un approccioormai vecchio che per decenni ha fallito", ha affermato Obama."Attraverso questi cambiamenti, vogliamo creare piu'opportunita' per il popolo americano e per quello cubano eavviare un nuovo capitolo nelle relazioni tra i Paesi delleAmeriche", perche' "todos somos americanos" ("siamo tuttiamericani"), ha concluso Obama in spagnolo. Obama e Castro erano virtualmente fianco a fianco indiretta sulle tv di tutto il mondo. Entrambi hanno ringraziatoil Vaticano e in particolare Papa Francesco per il sostegnodiretto dato ai negoziati.
Il Pontefice ha espresso "vivocompiacimento", ha affermato il portavoce della Santa Sede,padre Federico Lombardi, confermando che "nel corso degliultimi mesi, il Santo Padre ha scritto a Raul Castro e a BarackObama, per invitarli a risolvere questioni umanitaried'interesse comune, tra le quali la situazione di alcunidetenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra ledue parti". E successivamente "la Santa Sede, accogliendo inVaticano, nello scorso mese di ottobre, le delegazioni dei duePaesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire undialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturitesoluzioni soddisfacenti per entrambe le parti". Il presidente cubano ha sottolineato che la decisione diObama di far rientrare a Cuba i tre agenti segreti ha dato una"gioia enorme alle loro famiglie e a tutto il popolo" cubano eper questo il presidente Usa merita "rispetto e gratitudine".
Castro ha chiesto a Obama di intervenire per rimuoverel'embargo, che "provoca molti danni al nostro Paese", e lo hainvitato a eliminare gli "ostacoli".
In particolare, Castro haparlato della necessita' di ristabilire voli diretti tra Usa eCuba e accordi in ambito commerciale, per agevolare lespedizioni, le telecomunicazioni e il movimento delle merci. Il primo passo verso la "normalizzazione" dei rapportisara' rappresentanto dalla riapertura delle ambasciate. Sara'inoltre piu' facile per gli americani andare a far visita aifamiliari a Cuba, mentre i viaggi turistici restano per orabanditi. Gli statunitensi autorizzati a viaggiare verso l'isolapotranno tornare in patria con merci che valgono fino a 400dollari, alcool e tabacco compresi, ma per un valore combinatoche non superi i 100 dollari. Verra' inoltre alzato da 500 a2000 dollari a trimestre il tetto sui soldi che gli americanipotranno inviare a Cuba ogni trimestre, mentre il segretario distato John Kerry e' stato incaricato di rivedere lodesignazione di Cuba come stato sponsor del terrorismo,stabilita nel 1982.
Obama ha annunciato che le istituzionifinanziarie saranno autorizzate ad aprire conti correnti nellebanche cubane, che saranno migliorate le connessioni delle retidi telecomunicazione e che sara' incrementato lo scambio diinformazioni. "Questo e' cio' che posso fare io comepresidente", ha rimarcato il presidente spiegando di non avereil potere di eliminare totalmente l'embargo economico esollecitando il Congresso a intervenire in questa direzione. Nelle prossime settimane partiranno una serie di incontriad alto livello tra le due amministrazioni ed e' prevista unamissione a l'Avana a gennaio da parte di una delegazione deldipartimento di Stato Usa. "Confido di essere il primosegretario di Stato a visitare Cuba da 60 anni", hasottolineato il capo della diplomazia americana, John Kerry."Il nuovo corso non sara' privo di sfide", ha spiegato, "masiamo convinti che sia il modo migliore per contribuire aportare liberta' e opportunita' ai cubani, per promuovere lasicurezza nazionale dell'America e per contribuire allastabilita' economica della regione". Kerry ha dunque annunciatoche a gennaio, la responsabile dell'emisfero occidentale delDipartimento di Stato Roberta Jacobson guidera' la delegazioneUsa a Cuba per l'avvio dei negoziati sugli scambi tra i duePaesi. Kerry ha quindi confermato la revisione delladesignazione di Cuba come stato sponsor del terrorismo."Guardando avanti, il nostro impegno sara' indirizzato verso ilrispetto dei diritti umani da parte del governo di Cuba e nelladirezione di riforme democratiche. Promuovere la liberta' diparola e di impresa", ha concluso Kerry, "non potra' cherafforzare la societa' cubana reintegrando il Paese nellacomunita' internazionale".
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha accolto con"sincero apprezzamento" lo storico annuncio e ha rivolto un"pensiero riconoscente" a Papa Francesco, "il cuiinteressamento e costante sostegno hanno svolto un ruolocruciale nello scrivere una pagina storica che conferma il Suopersonale impegno per la pace e la fratellanza tra i popoli"."Il riavvicinamento tra questi due Paesi rappresenta un passoavanti straordinario verso quegli obiettivi di apertura edialogo che l'Italia, anche nella sua veste di presidente diturno dell'Unione Europea, considera elementi essenziali di unapolitica estera rivolta alla promozione dei valori didemocrazia e cooperazione", ha sottolineato il premier. (AGI).