New York - La prova, parole sue, gli faceva "tremare le ginocchia". Per questo Lester Holt, il 57enne moderatore del primo duello tv tra Hillary Clinton e Donald Trump, ha scelto un basso profilo. Compassato, discreto, quasi invisibile, l'anchorman della Nbc ha lasciato pieno campo agli scambi e agli attacchi fra i candidati, intervenendo poco o per nulla. Al punto che - a dibattitto ancora in corso - il New Yorker lo ha preso in giro con una parodia del suo umorista Andy Borowitz dal titolo "La Cnn lancia la caccia all'uomo dopo che Lester Holt svanisce dal dibattito". Anche su twitter molti osservatori lo hanno criticato, esortandolo a "fare il suo mestiere". "Dove sei Lester?", la domanda tormentone. E ancora: "Lester Holt e' andato a cena?". "Mi sono dimenticato che Lester Holt fosse li'".
La sua "reticenza", tuttavia, come osserva il New York Times, ha anche dato la possibilita' di osservare meglio i due sfidanti, il loro stile e le loro risposte sotto pressione. E secondo alcuni media, il suo garbo e la sua discrezione hanno invece mantenuto il dibattito nei binari corretti con equilibrio minimalista.
In un caso Holt si e' sentito in dovere di intervenire: quando Trump ha sostenuto di non aver appoggiato la guerra in Iraq, affermazione contestata dal moderatore che ha citato un'intervista del tycoon prima del conflitto. Piuttosto infelice, invece, ai limiti della gaffe, anche per un americano di origini giamaicane, le parole per introdurre l'argomento delle minoranze: "ok, e' abbastanza sulle tasse. Adesso parliamo dei neri". (AGI)