Washington - Apertura a Pyongyang e rinegoziare l'accordo sul clima: sono alcune delle novità che Donald Trump, l'aspirante repubblicano alla Casa Bianca, apporterà nella linea politica americana se sarà eletto alla Casa Bianca.
In un'intervista esclusiva alla Reuters, il magnate newyorkese, che ha sbaragliato gli avversari nella 'corsa' delle primarie e che adesso sta anche ricompattando il partito repubblicano dietro di sé, ha detto che vuole un faccia-a-faccia con il leader nordcoreano, che invece finora l'amministrazione Usa ha sempre puntato ad isolare. "Vorrei parlare con lui, non avrei alcun problema nel parlagli". Non solo: "Vorrei mettere un sacco di pressione sulla Cina perché economicamente abbiamo un enorme potere sulla Cina. La gente non se ne rende conto", ha aggiunto Trump ricordando che la Cina è l'unico alleato del regime nordcoreano. "Stanno tirando fuori vari miliardi di dollari dal nostri Paese. Miliardi. Abbiamo un enorme potere sulla Cina. Possiamo risolvere quel problema con una riunione o una telefonata". E quando gli è stato fatto notare che Pyongyang ha l'arma nucleare, ha detto di saperlo perfettamente, "ma anche la Cina lo sa". Ma non solo: perché il miliardario del 'real estate' ha detto che se sarà eletto, tra le prime mosse ci sarà quello di rivedere l'accordo di Parigi sul clima: "Non sono un suo grande sostenitore". L'accordo di Parigi, che sancisce l'uintesa per una riduzione controllata delle emissioni di anidride carbonica tra oltre 170 Paesi, secondo Trump tratta ingiustamente gli Usa mentre favorisce la Cina. "Lo analizzerò molto, molto attentamente. E quanto meno rinegozierò tale accordo. Al meglio posso anche fare qualcos'altro". (AGI)